Il nuovo spettacolo della Compagnia teatrale La Cantina delle Arti, nasce recando in sé una catartica voglia di rinascita, attraversando la denuncia, il disagio, l’abbandono. S.U.D. germoglia dalla pagine impregnate di inchiostro “rosso”, del giornalista Salvatore Medici. La sua penna dissacratoria, pungente, ironica e puntuale, descrive scenari di grande impatto emotivo e socio-culturale, nel suo libro “Fermento, al Sud c’è fermento”. Riduzione drammaturgica e regia, messinscena e riscrittura del testo, questo il mio lavoro di contaminazione reciproca che, attraverso visioni e metafore realizza la verità scenica. “…SUD! ESSE come Sicura, U come Utopia, DI come Delegittimata. Perché voler cambiare il SUD è di sicuro un’utopia, e per giunta delegittimata. Delegittimata da chi? Da chi non vuole che le cose cambino”. Il Sud come una giostra che gira, gira e rigira. A turno vi salgono sopra per approfittarne e al momento opportuno scendono, lasciando il Sud nuovamente solo e in balia del suo vorticoso futuro. Ma c’è voglia di fermarla questa “giostra”, di porre fine ai soprusi e alle umiliazioni, afferrando il proprio destino a piene mani per esserne protagonisti a prescindere. Per agire bisogna prima mettere a fuoco il problema e poi, forse, il distacco “forzato” dalla propria amata terra gialla, offre la possibilità di guardare al Sud con occhi imparziali e pensiero libero. S.U.D. è anche il nome del protagonista che, nella riscrittura drammaturgica e scenica, allagata di ricerca e sperimentazione, ha un contatto diretto con il pubblico e una relazione quasi onirica con la sua Madre Terra, con sua Madre, con la sua Donna, ovvero l’altro personaggio della pièce, L’Amore. Denuncia, impeto, forza, passione, verità, energia e sensualità, sono gli elementi vitali dello spettacolo, acclarati anche nelle note di Jovine, Raiz, Pietra Montecorvino, Eugenio Bennato, Daniele Durante e Brusco che, insieme lo colorano ed esaltano. Tutto questo è S.U.D., tutto questo probabile Teatro di parola diventa anche Teatro di corpi che si avvinghiano e si dimenano per esaltarne la verità. “…Sradicarmi? La terra mi tiene e la tempesta se viene mi trova pronto”.
Enzo D’Arco