Da oramai quasi quarant’anni, il Sele d’Oro rappresenta una delle voci di quel Sud che ha voglia di crescere, promuovendo percorsi di riflessione e di approfondimento sui temi meridionalistici. Nato per offrire un contributo fattivo alla diffusione di una nuova idea di meridionalismo, che – pur rimanendo costantemente attenta all’ analisi dei problemi e delle questioni che frenano o rallentano lo sviluppo – il Premio intende sottolineare ed esaltare le potenzialità dei territori del Mezzogiorno, i percorsi di sviluppo intrapresi, i risultati positivi conseguiti in campo sociale, economico e culturale, il desiderio di cambiamento espresso dalle giovani generazioni.
Su questi temi – all’ interno di una manifestazione ricca di appuntamenti dedicati alla cultura, alla musica, al teatro, alla formazione seminariale e all’orientamento, oltre che a convegni con testimonial di primo piano – il Premio Sele d’Oro si trasforma in una sorta di “laboratorio del possibile”, in cui è possibile verificare percorsi e processi di crescita sociale, economica e culturale.
1985 – 1987
Il Sele d’Oro nasce dal desiderio di riscoprire il proprio passato, di recuperare le tradizioni che pian piano scompaiono, di valorizzare le proprie risorse in termini turistici. Una di esse, il fiume Sele, nel 1984 rischia di trasformarsi in un ruscelletto a causa degli scarichi delle prime industrie, ancora prive di depuratori. Ed è appunto intorno alla mobilitazione ambientalista che nel 1985 comincia l’avventura del Sele d’Oro. Oliveto Citra è capofila della nuova iniziativa, che coinvolge anche i comuni di Contursi Terme, Colliano, Senerchia, Valva e Caposele. Per 3 anni la manifestazione propone mostre dell’artigianato locale, concerti, gare gastronomiche, concorsi di pittura. Al centro dei primi convegni, come è ovvio, le problematiche ambientali.
1988
E’ l’anno del salto in avanti. Una campagna pubblicitaria lancia un concorso nazionale di studi sul Mezzogiorno. Il tema è “Nord e Sud: oggi e domani”. L’obiettivo ambizioso: cercare le vie di un nuovo meridionalismo e di un nuovo modello di sviluppo che possa fare finalmente a meno dell’assistenzialismo di Stato. La giuria presieduta da Michele Tito, allora direttore del “Mondo” assegna il primo premio a Gianni Corbi per la sua inchiesta dal titolo “La nuova questione meridionale”, apparsa su “Repubblica”. Alla serata finale, condotta da Valerio Merola e Ramona Dell’Abate, prendono parte Nino Buonocore, Dori Ghezzi e Sandra Milo.
1989
La quinta edizione del Sele d’Oro si dà un tema volutamente provocatorio: “Chi frena il Mezzogiorno?”, teso a puntare dritto al nocciolo della questione: chi è il colpevole?”. Oltre aGiovanni Cervigni de “Il Giorno” e a Emanuele Imperiali de “Il Mattino”, la giuria premia un lavoro inedito dal titolo “Il mito del divario” di cui sono autori Carlo Quadrino e Domenico Notari, giovani studenti della Facoltà di Sociologia dell’Università di Salerno. Nel corso del dibattito che precede la cerimonia di premiazione presentata da Daniele Piombi, l’allora direttore del TG 2 Alberto La Volpe dichiara: “occorre che qui da noi i politici siano più trasparenti”.
1990
Una delle edizioni più ricche e riuscite. Nel corso del convegno “Mezzogiorno, emigrazione ieri e oggi”, emerge l’immagine di un Sud inteso come “crocevia” tra chi fugge e chi arriva da altri sud per cercare lavoro. E’ un Sud “nero a metà”, come recita una delle più belle canzoni di Pino Daniele, per l’occasione riarrangiata ed utilizzata come sigla della trasmissione televisiva della serata finale, offerta da Rai2. Premiati: Sebastiano Monti, docente dell’università di Salerno;Mario Piccinini de “Il Sole 24 ore”; Salvatore Cafiero, direttore dello Svimez; Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici. L’anziano uomo di cultura napoletano si lancia in una dura requisitoria verso quel ceto medio “ricco ed incolto” che ha espresso una classe politica ed amministrativa tutta proiettata sulla propria autoaffermazione. Lo spettacolo serale è un’esplosione di ritmi e melodie del Sud e del Mediterraneo, con ospiti di rilievo internazionale. Fra gli altri: Miriam Makeba, Richie Havens, Billy Preston, Roberto Murolo con Consiglia Licciardi.
1991
“Il Mezzogiorno tra Europa e Mediterraneo”, è questo il tema della settima edizione del Sele d’Oro. Due strade che conducono verso culture e modelli di sviluppo differenti. Vengono premiati il direttore Amedeo Lepore, e i dottori Giuseppe Nitto e Pasquale Boccagna per le loro tesi di laurea. La serata finale, presentata una volta ancora dal giornalista del Tg2 Mimmo Liguoro, ospita nomi di primo riguardo: Rossana Casale, Biagio Antonacci, Nino D’Angelo.
1992
E’ l’anno del sacrificio di Falcone e Borsellino. Il Sele d’Oro dà voce a un Sud che non vuole cedere di fronte a mafia e camorra. “Non siamo terra di frontiera” ribadiscono gli organizzatori del Premio, provocatoriamente intitolato “Dove finisce l’Italia?”. Un riconoscimento speciale va alla giornalista francese Marcelle Padovani, autrice con Giovanni Falcone del libro “Cose di Cosa nostra”. Premiati anche Gabriella Gribaudi, Carlo Trigilia,Gabriella Corona, e l’economista Mariano D’Antonio.
1993
Mille soci per non far morire il Sele d’Oro Mezzogiorno. Questo l’appello lanciato dalla presidenza dell’Ente Premio. Sergio Zoppi e Domenico De Masi ricevono il Sele d’Oro per il loro saggio dal titolo “Mezzogiorno tra miraggio e progetto”, Isaia Sales per il suo libro “Leghisti e Sudisti”. Premiato anche un film “Prima che il gallo canti”, liberamente ispirato a un racconto di Cesare Pavese, per la sceneggiatura di Arnaldo Bagnasco e Franco Porcarelli, e per la regia di Mario Foglietti. Il giornalista della RAI Mimmo Liguoro conduce ancora una volta il gran galà finale: Ospiti i Tazenda, Mietta, Gerardina Trovato.
1994
E’ l’anno della Lega Nord al governo di un Paese che pare spaccarsi in due. Il Premio decide così di offrire il suo contributo di riflessione pacata e di progettualità. “Il Federalismo visto da Sud” è infatti il titolo scelto per l’edizione 1994. “Pollice verso nei confronti dei separatismi” è il commento del quotidiano”Il Mattino” in un articolo dal titolo “Quel provocatorio Sele d’Oro”. A Oliveto Citra arriva Francesco Speroni, leghista e ministro perle Riforme Istituzionali del governo Berlusconi. Ma il 1994 è anche l’anno di “Ci sto” l’iniziativa del Sele d’Oro nata per accogliere un nutrito gruppo di bambini bielorussi costretti, a causa degli effetti perduranti del disastro di Chernobyl, a cambiare momentaneamente clima e alimentazione. Fra i premiati: il saggio “Dopo la legge 64: una strategia europea per il Sud” di Franco Compasso, il servizio televisivo di Paolo Giuntella dal titolo “Napoli, ‘o Vulcano”, realizzato per la rubrica “Speciale TG1”.
Nasce il Festival Teatrale Nazionale, rivolto a Compagnie Teatrali professionistiche e non professionistiche residenti in tutto il territorio nazionale che rappresentino lavori italiani o stranieri contemporanei. Sono preferite opere di impegno sociale o con attinenza al sociale ed alle problematiche dell’ essere umano. Particolare attenzione è inoltre rivolta alle opere rappresentate in prima assoluta ed a messinscene che utilizzano i diversi linguaggi teatrali. Una giuria popolare selezionata, composta da 100 membri, in gran parte giovani, assegna i premi previsti dal regolamento.
1995
Si aggiudicano il Premio il quotidiano “Gazzetta del Mezzogiorno”, Antonietta Lombardidell’Università della Basilicata e la giornalista Daniela Palladini di Rai 2 per la trasmissione “Italia plurale”. Il Premio Speciale va invece ad Antonino Caponnetto, ex magistrato e leader morale di quel movimento antimafia che da anni continua a prendere piede nell’opinione pubblica nazionale.
L’aula consiliare del Comune di Oliveto Citra ospita l’incontro fra i giovani e Nicola Mannino, autore insieme al giudice Paolo Borsellino del libro “Quello che i mafiosi non sanno”. Ma al Sele d’Oro torna prepotentemente alla ribalta un tema ‘storico’ della manifestazione: il futuro delle aree industriali nate dopo il terremoto del 1980. Si inizia a parlare di ipotesi di sviluppo locale da concertare fra amministratori locali, imprenditori e sindacati. La stagione della Programmazione negoziata è cominciata
1996
Al centro della dodicesima edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno i problemi del lavoro e della nuova occupazione. Si comincia a credere con forza ad una impresa che può nascere e svilupparsi direttamente al Sud, con l’apporto di strumenti innovativi quali la telematica o il telelavoro. Il Sele d’Oro invita imprenditori ed operatori culturali del Nord, per fare tesoro di esperienze d’impresa e di sviluppo già solide, oltre ogni dialettica sterile di contrapposizione. Fra i premiati i saggisti Empedocle Maffia e Dino Grammatico, il giornalista RAI Sandro Lai e il presidente della Imprenditorialità Giovanile SpA Carlo Borgomeo.
1997
Le tematiche affrontate nella precedente edizione, vengono rilanciate con ulteriore forza. Al termine di una settimana di intensi incontri seminariali, l’onorevole Alberto La Volpe, sottosegretario ai Beni Culturali, lancia un significativo appello ai presenti: “Facciamo diventare Oliveto Citra un luogo fisso di incontro per giovani imprenditori che vogliono formarsi da soli e nascono dal nulla”. Ricevono il premio il giornalista Gaetano Crisenti di Rai2 per la trasmissione “Super Giovani”, Vera Viola de “Il Sole 24 ore”, per una serie di articoli sui rapporti imprenditoriali tra Nord e Sud, Giuseppe Pennisi per il saggio “La guerra dei trentenni. Italia e nuove generazioni”. Al gran galà finale intervengono Eugenio Bennato e i Musicanova ed uno scatenato Tullio De Piscopo.
1998
“Fiducia al Sud: dal dire al fare”. Uno slogan che sintetizza il riscatto di un Mezzogiorno che chiude definitivamente la stagione della protesta, per orientarsi sul fare. Gli strumenti della Programmazione negoziata sono già una realtà. Il Patto territoriale e il Contratto d’Area aprono prospettive di sviluppo dal basso fin lì inimmaginabili. Gli attori locali dello sviluppo sperimentano una modalità di lavoro comune, affrontando i problemi ed individuando soluzioni in una logica comprensoriale. Premiati il direttore del quotidiano “La Sicilia” Mario Ciancio, l’economista Luca Meldolesi con il saggio “Dalla parte del Sud”, Ilaria Sotis del TG3 con i servizi televisivi “Ieri come oggi”. Tony Hadley, già cantante degli Spandau Ballet, formazione cult degli anni ’80 fa strage di cuori nel corso della serata finale.
1999
L’edizione 1999 del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno si apre all’insegna dell’ottimismo. “Le analisi e gli studi più recenti – si legge nel primo numero di SELE.SUD, la nuova news-letter del Premio – ci inducono a guardare con cauto ottimismo al futuro immediato del Mezzogiorno d’Italia. E “Sud: la svolta?”, con tanto di punto interrogativo è per l’appunto il tema dell’edizione ’99, durante la quale si affrontano temi come le reti civiche, la riforma sanitaria, lo sviluppo locale, i Fondi Strutturali Europei, le nuove prospettive del Terzo Settore.
La giuria presieduta assegni i premi al presidente del CNEL Giuseppe de Rita, al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi, al quotidiano “Il Corriere del Mezzogiorno”, all’economistaStefano Palumbo, alla giornalista della RAI Maria Barresi.
2000
“Sud, la strada che resta da fare” è il tema dell’edizione 2000 del Sele d’Oro. Fra gli ospiti il sottosegretario al Ministero dell’Industria Mauro Fabris, il responsabile comunicazione di Sviluppo Italia Spa Paolo Giacomelli, il vice direttore del Corriere del Mezzogiorno Antonello Velardi, gli assessori della Regione Campania Marco Di Lello e Vincenzo Aita, il presidente della Camera di Commercio di Salerno Augusto Strianese, Claudio Lodoli di Laterza Editori.
Particolarmente gradita da parte dei tanti giovani intervenuti al Pala Sele la presenza del Ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio e dell’esperto in scienze della pubblica amministrazione Luigi Tivelli, giunti a Oliveto per ritirare il Sele d’Oro. Riconoscimenti anche aTiscali Spa, all’editore Alessandro Laterza, al direttore de Il Mattino Paolo Gambescia, all’emittente Telenorba.
2001
Il titolo del Sele d’Oro 2001 è “Quanti Sud?”, tentativo di riflessione sulla molteplicità di aspetti che va assumendo la realtà meridionale, in bilico tra percorsi di sviluppo avviato e promesse di cambiamento disattese.
Dopo la cerimonia inaugurale, la prima fase del percorso culturale viene dedicata a una riflessione sui temi del Programma Operativo Regionale 2000/2006, che richiama una gran folla di amministratori locali, tecnici e imprenditori.
Molto fitta la partecipazione, soprattutto dei giovani, anche ai talk show della rubrica “Conversando di futuro” che vedono, fra gli altri, la partecipazione di Paolo Giacomelli (Sviluppo Italia), Giovanni Mottola (vice direttore Il Mattino), Pino Pisicchio (europarlamentare), Luigi Tivelli (saggista).
La Giuria premia il genetista Annibale Puca, lo scrittore e giornalista Raffaele Nigro, l’onorevoleEnrico Letta per il saggio “La comunità competitiva”, il responsabile delle pagine napoletane del quotidiano “La Repubblica” Luigi Vicinanza, il magazine di Rai 3 OKKUPATI, il giovane imprenditore Alfonso Giannattasio.
Gran parte della manifestazione – che prende il via domenica 9 settembre per concludersi sabato 15 – risente del clima irreale determinatosi all’indomani dell’attentato alle Torri gemelle. Anche per questo, il ricco cartellone spettacoli viene immediatamente sospeso.
Si conserva solo la serata finale nel corso della quale, il giornalista Rai Mimmo Liguoro consegna le statuette e il cantautore Gigi D’Alessio tiene un sobrio recital, in luogo del concerto previsto.
Grande successo per la Piccola Fiera delle Opportunità, con oltre 30 espositori che hanno la possibilità di intervenire gratuitamente al Sele d’Oro.
2002
“Ponti e muri: il Sud che unisce” è il tema dell’edizione 2002. Il percorso culturale proposto intende favorire il confronto con strategie, strumenti, esperienze e persone che lavorano alla crescita di un Mezzogiorno inteso come cerniera fra Europa e Mediterraneo.
La Fiera delle Opportunità, proposta solo in fase sperimentale nel 2001, diviene un appuntamento stabile. Ospitati gratuitamente negli stand messi loro a disposizione dal Sele d’Oro, università, agenzie di lavoro interinale, enti pubblici e privati di formazione, offrono ai giovani del territorio un’ampia panoramica delle opportunità.
“Il biglietto d’ingresso è il tuo curriculum vitae” è lo slogan che accompagna l’iniziativa del “Curriculum Party”, serata danzante realizzata in collaborazione con il Magazine di Rai 3 Okkupati. Circa 300 i curricula raccolti nel corso della serata e immediatamente inseriti in apposite banche dati.
Tanto lavoro anche per La Giuria che assegna il premio speciale a Fabrizio Barca, Direttore del DPS Ministero del Tesoro, a Natale Forlani, Amministratore delegato Italia Lavoro e a Luigi Covatta, Amministratore delegato Ales. Premi anche all’imprenditore pugliese Luigi Di Vella, al Centro di Produzione RAI di Napoli, al giornalista Maurizio Torrealta per il saggio “La Trattativa – un dialogo a colpi di bombe” e all’imprenditore napoletano Giampiero Di Stasio.
Nel corso della XVIII edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno viene esposta al pubblico una personale dell’artista Riccardo Dalisi, realizzata in collaborazione con Università di strada.
2003
L’edizione 2003 del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, è stata dedicata alla figura di Michele Tito, il grande giornalista scomparso nel mese di gennaio, che del premio era da sempre presidente di giuria.
“Era doveroso – ha commentato il sindaco di Oliveto Citra Carmine Pignata – dedicare al ricordo di Tito il Sele d’Oro di quest’anno. Noi abbiamo provato a farlo con l’allestimento di una mostra documentaria e con l’organizzazione di una serata d’onore. All’omaggio ha voluto aggiungersi anche l’Amministrazione comunale di Oliveto Citra, che proprio a Tito ha voluto dedicare una strada del centro urbano”.
Come sempre, il Sele d’Oro non è stato solo un susseguirsi di spettacoli e dibattiti. Quanto piuttosto un luogo da cui lanciare proposte concrete per lo sviluppo del territorio. Come quella di creare un distretto turistico fra i territori a cavallo delle province di Salerno e Potenza, a cui attribuire il nome suggestivo di Antica Lucania. “Non una nuova entità amministrativa – ha spiegato al Pala Sele di Oliveto, martedì 16 settembre, il presidente della Provincia di Potenza Vito Santarsiero – quanto uno strumento capace di recuperare l’identità comune, trasformandola in strumenti di sviluppo”. Una suggestione fatta subito propria anche dal Presidente della Provincia di Salerno Alfonso Andria, che ha proposto l’immediata elaborazione di un progetto comune.
Altra idea lanciata dal Sele d’Oro, quella di creare, nel cuore del centro storico di Oliveto Citra, una scuola di giornalismo dedicata proprio a Michele Tito. “Più che una scuola di formazione per l’accesso alla professione – precisa meglio il sindaco Pignata – potrebbe trattarsi di cicli di lezioni di aggiornamento per giovani giornalisti. Magari proprio sul giornalismo internazionale, di cui Tito è stato maestro assoluto. A tale proposito, abbiamo già preso a organizzare uno studio di fattibilità, che porteremo poi all’attenzione di quelle realtà che riteniamo interessate a conservare la lezione di Michele Tito: mi riferisco all’Ordine dei giornalisti, all’Università di Roma Tor Vergata e alle testate che Tito ha diretto, o per le quali ha lavorato”.
Grande successo per la Fiera delle Opportunità, con oltre 30 espositori fra Università, Forze Armate, società di lavoro interinale e Istituzioni, visitata anche da tutte le scolaresche del comprensorio.
Fedele alle sue ormai ventennali tradizioni, anche il Sele d’Oro 2003 si è concluso con la cerimonia di consegna dei premi. Riconoscimenti sono andati ai giornalisti Luigi Necco e Pietro De Luca, al saggio “Il governo dell’Europa” del professor Sandro Gozi – quest’ultimo membro del gabinetto di presidenza della Commissione Europea e assistente personale del Presidente Romano Prodi – e al centro orafo “Il Tarì” di Marcianise, in provincia di Caserta.
Il premio “OCCUPATI – Sele d’Oro” per l’idea d’impresa è invece andato a C.M.P. di Ercolano, azienda di abbigliamento che opera sul mercato con i marchi Token e Mammuth.
2004
L’edizione del ventennale, dal titolo “PIU’ A(L) SUD – Idee oltre la crisi”, ha proposto, come da tradizione, un percorso di approfondimento su di un Sud in bilico fra decollo e declino, dentro il quale permangono però segni e fermenti di crescita e di innovazione.
Tra i tanti ospiti del Sele d’Oro 2004 gli onorevoli Enrico Letta e Vincenzo De Luca, il presidente di Assindustria Salerno Andrea Prete,gli assessori provinciali Massimo Cariello (Politiche del Lavoro) e Corrado Martinangelo (Agricoltura). Accanto alle recite del Festival Teatrale Nazionale, nella riflessione del Sele d’Oro 2004, spazio a temi quali lo sviluppo rurale e il marketing territoriale e turistico. Mentre la Fiera delle Opportunità si riconferma come evento in grado di catalizzare l’attenzione dei giovani. Chiusura con un concerto del cantautore Roberto Vecchioni.
2005
La XXI edizione del premio Sele d’Oro Mezzogiono, dal titolo “TENACEMENTE – (RI)PENSARE IL SUD FRA RILANCIO E DECLINO” , è stata un edizione riuscita per la straordinaria partecipazione, soprattutto di giovani, per gli spunti propositivi emersi sul mezzogiorno che nonostante “questi tempi di crisi ha la voglia di guardare avanti con ottimismo”. Nel bilancio della manifestazione da sottolineare il primo forum dei presidenti dei consigli provinciali del mezzogiorno d’Italia. Nell’appuntamento, a cui hanno preso parte 17 presidenti, è stata sancita la nascita del coordinamento dei presidenti dei consigli provinciali del Sud. Positiva anche l’esperienza di EXEMPLA- Mutamenti in mostra, il percorso espositivo dedicato ai progetti di innovazione avviati da Enti e imprese del Mezzogiorno che ha visto la partecipazione di oltre 50 espositori.
Fedele alla tradizione, l’assegnazione dei premi che sono andati al professore Giuseppe Galasso, storico di fama internazionale e saggista; al giornalista Giuseppe del Gaudio, direttore del quotidiano Metropolis; per la sezione Radiotelevisione al settimanale di informazione economico del TG3 “Cifre in chiaro”. I premi speciali Sele d’Oro Mezzogiorno infine sono andati al sindaco di Gela Rosario Crocetta, per il suo impegno nel combattere la criminalità organizzata e al professore Francesco Boccia, economista e assessore allo sviluppo del comune di Bari. In chiusura di tutta la manifestazione il concerto di Lucio Dalla.
2006
XXII edizione: “SUD EST/SUD ERIT!”
Con l’edizione 2006 il Premio Sele d’oro avvia un percorso nuovo. Anche in questo anno emerge un Mezzogiorno che non è un mondo a parte e può sempre più rappresentare un punto focale delle trasformazioni in atto, un crocevia tra Europa e Mediterraneo. Per conseguire quest’obiettivo, gli ingredienti essenziali sono una più attenta conoscenza della storia dei territori del Sud, delle loro identità e differenze, che ne delineano tutte le potenzialità di sviluppo e, al tempo stesso, una dinamica innovativa nello scenario della competizione globale, che metta a frutto i talenti originali, l’ingegno e la creatività dei meridionali. Il Premio svolge un nuovo ruolo per il riconoscimento e la promozione di queste capacità, come risorsa fondamentale per il paese.
Nutrita la presenza di giovani che, attraverso la partecipazione al ciclo di seminari “Mezzogiorno: futuro dell’Europa e del Meditteraneo” offrono il loro contributo di idee e proposte.
N. Novacco Pres.te della SVIMEZ, il min L. Nicolais, il min. Pecoraio Scanio, l’on. le F. Tessitore, l’euro parlamentare G. Pittella, partecipano ai vari incontri garantendo un profilo alto ai vari dibattiti.
Tra i premiati, la giuria del Premio Sele d’Oro assegna una menzione speciale per Roberto Saviano per il suo “Gomorra”, divenuto da lì a poco un vero e proprio caso letterario italiano, per la sua attenta e spietata analisi della triste realtà legata alla criminalità organizzata in Campania.
2007
L’edizione del 2007 ha segnato per il premio un ulteriore salto di qualità con un programma interessante e variegato negli argomenti e nelle manifestazioni, imperniate sul tema: “sud / luoghi comuni / parole dimenticate”
E’ stata una edizione riuscita per la straordinaria partecipazione, soprattutto di giovani venuti dalle varie province della Campania e non solo, per gli spunti propositivi emersi sul Mezzogiorno che, nonostante questi tempi di crisi, ha la voglia di guardare avanti con ottimismo, anzi ritiene di potersi candidare a ruolo di interlocutore e mediatore nelle complesse problematiche che attanagliano l’Europa ed il Mediterraneo.
Tanti gli eventi speciali: come la “Domenica della Legalità”, con la presenza, fra gli altri, del magistrato palermitano Antonio Ingroia; come Exempla, il percorso-mostra dedicato alle realtà e ai progetti innovativi avviati nell’area del Salernitano; o come il “Caffè delle Idee”, con i suoi faccia a faccia informali tra i giovani del Sele d’Oro e personalità impegnate a vario titolo nei processi di rilancio del Mezzogiorno, fra cui il presidente dell’associazione “Campania Start-Up”Mario Raffa e l’editorialista del quotidiano “La Repubblica” Umberto De Gregorio.
Una citazione a parte meritano anche due appuntamenti particolarmente significativi: il seminario sul ruolo delle fondazioni bancarie per il Mezzogiorno e la presentazione del rapporto “Sulle condizioni e sulle prospettive meridionali: Le province della Campania”, curato da SVIMEZ, prestigiosa istituzione culturale che promuove lo sviluppo industriale del Sud. Il primo dei due incontri, organizzato in collaborazione con la Fondazione Banco di Napoli, ha avuto infatti il merito di portare in primo piano la capacità propulsiva che caratterizza sempre più le fondazioni bancarie, ormai divenute vere protagoniste dei percorsi di crescita delle regioni meridionali. Mentre lo studio di SVIMEZ ha saputo mettere in luce il profilo di una Campania per certi versi inedita: dentro la quale, province come Salerno, Benevento e Caserta mostrano segnali di ripresa, evidenziati anche dalla crescita dei rispettivi PIL.
2008
“IL SUD avrà/sarà UN PESO?”
Incentrato, come da tradizione, su temi emergenti del dibattito culturale nazionale. Come accaduto per ognuna delle edizioni precedenti, l’Ente Premio ha portato ad Oliveto Citra nomi di spicco del mondo delle istituzioni, della cultura, dell’informazione e della ricerca attraverso una serie di incontri, dibattiti, workshop e tavole rotonde.
In questa edizione, oltre al Percorso Culturale, al Festival Teatrale Nazionale e ad Exempla – Mutamenti in Mostra, il Premio si è arricchito di altre 2 nuove sezioni:
1- “Sezione Cinematografica”
La sezione cinema, anche quest’anno, è dedicata al cinema di impegno civile, con una particolare attenzione al Sud dell’Italia e del mondo. Un’occasione importante per parlare, attraverso il cinema, di temi che fanno parte della nostra vita sociale
2- “Demo d’Autore”
Il Progetto artistico “DEMO D’AUTORE”, sviluppato in collaborazione con lo staff della trasmissione radiofonica DEMO – in onda sulle frequenze di Radio1 Rai, ha come obiettivo la valorizzazione dei gruppi musicali emergenti. Iniziativa che ben si concilia con l’attenzione che da sempre il Sele d’Oro ha offerto all’universo giovanile.
2009
Il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno giunge alla sua XXV Edizione. E’ un anno particolare, per quest’importante anniversario, ma anche perché, a causa del triste periodo di crisi e alla conseguente consistente riduzione dell’apporto e sostegno economico degli Enti Pubblici, l’Ente Premio è costretto, con grande rammarico, a realizzare un’edizione ridotta nelle sezioni.
E’ stato tuttavia conservato e realizzato con il solito successo il core dell’iniziativa quest’anno dal tema “Mezzogiorno e 25”.
Diversi e sempre interessanti gli argomenti trattati durante gli incontri e i seminari:
I MEDIA UTILI
Informazione e nuova questione meridionale.
AMBIENTE: VINCOLO O OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO? IL FUTURO DEL TERRITORIO MERIDIONALE
workshop organizzato in collaborazione con il Centro Europeo Direct Salerno e Aree interne della Campania del Parco Scientifico Tecnologico di Salerno AIC – SCPA.
TERRITORIO D’ EUROPA
Come cambiano i modelli e gli strumenti di gestione dei Fondi Europei
ESSERE GIOVANI, ESSERE MERIDIONALI
L’INNOVAZIONE APERTA : una occasione per lo sviluppo del mezzogiorno
IMPRESE,TALENTI E ISTITUZIONI NEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA CONOSCENZA: L’ESPERIENZA DI INNOCROWDING PER IL MEZZOGIORNO
La serata conclusiva, affidata alla conduzione di Mimmo Liguoro, ha visto le esibizioni musicali di Niccolò Fabi e Francesca Schiavo.
Claudio Bisio ha ricevuto un riconoscimento per la sua interpretazione nel film “Si può fare”, diretto da Giulio Manfredonia. Sul palco, insieme al popolare attore e conduttore televisivo, anche l’attrice Imma Piro, ideatrice della sezione del Sele d’Oro dedicata al cinema d’impegno sociale e civile, che lo scorso anno vide, fra l’altro, il successo del regista Marco Risi e del film Gomorra di Matteo Garrone.
2010
Otto giorni di incontri, dibattiti, musica e spettacoli attorno al tema di quest’anno “Italia/ Italie – Sud / Federalismo / Unità nazionale”.
Tanti gli eventi di quest’edizione, tra i quali torna il Festival teatrale nazionale, diretto da Antonio Caponigro. Sul palco alcune proposte particolarmente interessanti e innovative provenienti da diverse regioni italiane. L’edizione 2010 del Sele d’Oro propone anche una nuova sezione interamente dedicata ai cortometraggi d’autore, Mezzogiorno e 35mm – il sud visto dai giovani film-maker, curata da Jean Pierre el Kozen. E anche quest’anno una grande edizione di DEMO D’AUTORE, la rassegna che ha visto salire sul palco dieci nuovi talenti musicali e che ha decretato il gruppo Peppa Marriti Band di Santa Sophia D’Epiro (Cosenza) vincitori di questa edizione. Secondi, ex aequo, il lampedusiano Giacomo Sferlazzo, che ha conquistato anche il Premio DEMO SONG, il progetto Katres (nato dal connubio tra la napoletana Teresa Capuano ed il talentuoso chitarrista romano Piergiorgio Faraglia) ed i baresi Camillore’, vincitori del Premio DEMO PERFORMER.
Negli stessi giorni la manifestazione ha accolto tre interessanti ospiti DEMO, l’indiana Vandana Jain, il cantautore pluripremiato Piji ed il duo femminile formato da Laura Lala & Sade Mangiaracina. Rilevante inoltre la presenza di Samuele Bersani, Eugenio Bennato e Ron. Particolare entusiasmo del pubblico si è dimostrato per l’esibizione di Bennato che, prima di salire sul palco a scaldare gli animi con i ritmi della sua “taranta power”, ha parlato del suo libro di imminente uscita “Brigante se more”, interessante analisi introspettiva del fenomeno del brigantaggio e del non asservimento, in qualsiasi epoca, alla retorica di Stato, nonché racconto autobiografico dell’omonimo brano firmato da Bennato insieme a Carlo D’Angiò per lo sceneggiato televisivo L’eredità della priora di Anton Giulio Majano (1979), divenuto poi, e ancora tutt’oggi, un vero e proprio inno per i cultori della musica popolare.
Gran finale in musica con Mediterranei, il galà con protagonisti Pietra Montecorvino, Alberto Pizzo, Velvet e il Mago Forest, con la consuzione di Mimmo Liguoro e Gianmaurizio Foderaro.
Durante i seminari di quest’edizione si è discusso di:
FONDI IN CHIARO:
– PROGRAMMAZIONE REGIONALE 2007/ 2013: Risorse, Scadenze,Procedure.
– IL PIANO DI SVILUPPO RURALE.
– LE MISURE PERLA SALVAGUARDIA ELA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE.
CRESCE IL SAPERE, CRESCE IL SUD: dalle Università un nuovo Mezzogiorno.
LA SANITÀ CHE CI ASPETTA/ LA SANITÀ CHE CI SPETTA: riforme regionali e attese dei territori.
ITALIA/ ITALIE – SUD / FEDERALISMO / UNITÀ NAZIONALE.
2011
Il tema del 2011: “Memoria come futuro: il Sud, il Mediterraneo, il Mondo”, dà inizio ad una sorta di trilogia che accompagnerà il Premio fino al 2013. Una valigia di cartone a rappresentare il ricordo e le radici. Un bambino a rappresentare il futuro. Sprone per non mollare e per andare avanti nonostante le difficoltà di un Sud ferito ma non ancora perso.
Questa XXVII Edizione comincia all’insegna del ricordo, con la prima giornata del Premio Sele d’Oro dedicata ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso il 5 settembre del 2010 in un attentato di presunta matrice camorristica. Ed è proprio sul senso della memoria e del ricordo che si discute nel primo incontro del Premio.
La settimana continua con gli incontri dedicati a:
Presentazione dell’idea progetto: LA SPEDIZIONE DEIMILLE NORD/SUD 2011 – 2012
OBIETTIVO “TRE SU TRE”: QUALI RISPOSTE AL SUD CHE CHIEDE LAVORO
SANITA’: UNO SFORZO COMUNE PER USCIRE DALLA CRISI
INTERNET, I 20 ANNI CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO
Presentazione del libro del direttore del “Corriere del Mezzogiorno”, Marco Demarco: TERRONISMO
Convegno conclusivo: “MEMORIA COME FUTURO: IL SUD, IL MEDITERRANEO, IL MONDO”, condotto dal giornalista Luigi Necco. Presenti, oltre a tutti i Premiati della XXVII edizione anche Francesco Caruso, già Ambasciatore d’Italia presso l’UNESCO, Massimo Marrelli, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Umberto Ranieri, Presidente Fondazione Mezzogiorno Europa, Michele Capasso, Presidente Fondazione Laboratorio Mediterraneo, Claudio Azzolini, Membro Assemblea Parlamentare Mediterranea e Amedeo Lepore, Docente dell’Università degli Studi di Bari e Presidente della Giuria del Premio Sele d’Oro. Ospite d’eccezione Joan Clos, Direttore Esecutivo dell’United Nations Human Settlements Programme UN – HABITAT, venuto per ritirare, direttamente da Nairobi, Kenya, sede dell’Agenzia delle Nazioni Unite responsabile del programma per l’Insediamento Umano, il Premio Speciale per il Dialogo Interculturale ricevuto per le attività svolte per la valorizzazione delle Città del Mediterraneo e per la promozione deo la partecipazionel Forum Universale delle Culture.
La serata di Gala “Mediterranei è stata condotta da Mimmo Liguoro e Gianmaurizio Foderaro e ha visto la partecipazione di Le Strisce, Francesco Scimemi, Luca Madonia e Paola Turci.
2012
La XXVIII Edizione del Premio Sele d’Oro è la seconda della Trilogia “Memoria come futuro – Il Sud, il Mediterraneo, il Mondo”, quest’anno caratterizzata dalle quattro cifre simboliche 2895 Erano stampate sulla pettorina di Samia Yusuf Omar, una velocista somala di ventuno anni., bella e coraggiosa. Le telecamere di mezzo mondo ripresero la sua corsa ai Giochi Olimpici di Pechino. Era arrivata ultima, ma aveva difeso con grinta e determinazione l’orgoglio della sua terra. Samia è morta lo scorso aprile, su una carretta del mare. Con altri profughi africani stava cercando di raggiungere il nostro Paese. Voleva continuare a correre, desiderava partecipare alle Olimpiadi di Londra. A lei è dedicata l’edizione XXVIII del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno di Oliveto Citra e tutti i giovani del Sele d’Oro hanno portato sulle loro magliette la sequenza numerica del ricordo, del sogno caparbio e tenace. E della speranza che non muore. Una speranza coltivata ostinatamente in questi lunghi ventotto anni, una speranza coraggiosamente proiettata verso il futuro. Una speranza che abbraccia i popoli del Mediterraneo.
L’edizione 2012 risponde ad un unico, potente imperativo: ricominciare. Protagonista ancora una volta il Sud, un Mezzogiorno che ha voglia di ritornare ad afferrare le redini del proprio destino.
Come sempre, stimolante e serrato il ritmo degli incontri e dei dibattiti in programma; ricco il parterre di ospiti e relatori.
Si è partiti con l’inaugurazione al Castello Guerritore, luogo della memoria, di due mostre: ”SUD. Sguardi, Uomini, Donne” di Carlos Solito e “Italia151. Italiani contemporanei” curata da Lucio Afeltra. E’ stato poi il linguaggio universale della musica, con alcuni brani eseguiti da giovani musicisti del territorio diretti dal Maestro Antonio Conforti, ad unire memoria e futuro, Nord e Sud del mondo.
Durante la settimana culturale si è quindi discusso di:
TURISMO RELIGIOSO ED ITINERARI CULTURALI AL SUD
“SAPORI E CULTURA” con la presentazione del libro “La cucina del cuore” di Alfonso Iaccarino. Ediz.Mondadori
SANITA’ E TERRITORIO: PROPOSTE DAL BASSO OLTRE LA CRISI
AREE INTERNE ED IMPRESE AGRICOLE DI QUALITA
I TERREMOTI IN ITALIA E LA RAGILITA’ DEL PATRIMONIO EDILIZIO E CULTURALE, preceduto in mattinata da “Tutti giù per terra”, iniziativa dedicata ai ragazzi della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado , a cura del Nucleo di Protezione Civile di Oliveto Citra e dei volontari del Premio.
ECONOMIA DIGITALE E MEZZOGIORNO
NON PROFIT E SVILUPPO DEL TERRITORIO: NORD-SUD A CONFRONTO
ECONOMIA DELLA CULTURA, GIOVANI E MEZZOGIORNO
IMPRESA, RICERCA E INNOVAZIONE: IL FUTURO DEL MEZZOGIORNO
Sono stati proiettati i documentari “Di mestiere faccio il paesologo” di Andrea D’Ambrosio e “Che anno è, che giorno è” di Vito Aita.
Il 2012 ha visto anche l’inaugurazione della I Edizione de I GIOCHI DELLA COMUNITA’ con l’obiettivo di esaltare lo spirito sportivo che diventa sempre più parte integrante della cultura di una società e si sviluppa in simbiosi con i cambiamenti che la contraddistinguono; anche perché i valori dello sport si basano sul rispetto degli altri e delle regole, sulla partecipazione, la solidarietà, la lealtà, lo spirito di squadra e la condivisione del raggiungimento di un comune obiettivo.
2013
Con quest’edizione si conclude la trilogia “Memoria come futuro: il Sud, il Mediterraneo, il Mondo” con una grande attenzione, quest’anno, alla dimensione internazionale, nella consapevolezza che essere Sud, essere Mezzogiorno, vuol dire essere Mediterraneo, che tutto unisce e niente divide e, quindi, essere Mondo, dimensionando le aspettative per il domani alle grandezze del nostro pianeta.
Un’edizione davvero ricca che ritorna, dopo alcuni anni di “ristrettezza”, al “vecchio splendore”.
Come sempre, alla Cerimonia di Premiazione, è stato abbinato un intenso programma di incontri e dibattiti, con testimonial di primo piano. L’edizione 2013 ha visto, infatti, un corposo cartellone dove a farla da protagonista è stato soprattutto il mondo giovanile e le prospettive che il Sud può, e in molti casi riesce a prodigare. Una settimana dunque ricca di incontri, confronti, personalità, ma anche di teatro, libri, sport, e buona musica…
L’evento ha preso il via già all’inizio di agosto, nella cornice di P.zza Garibaldi a Oliveto Citra (SA), con la prima serata del Demo Selection Days, un progetto nato dalla collaborazione tra il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno e Piervito De Rosa e Matteo Citro, in arte Paranza Vibes, autori della rubrica musicale televisiva Corner Vibes (in onda su Tele Colore Tv Sky Canale 849), vetrina dedicata a gruppi musicali campani che sfruttano la musica come collante sociale, ai quali è stata affidata la selezione dei migliori 10 progetti musicali del territorio.
Lo scopo dell’iniziativa, infatti, è quello di dare voce e spazio ai giovani talenti del territorio, dando la possibilità al vincitore delle selezioni di esibirsi e concorrere sul palco del “DEMO D’AUTORE”.A farla da protagonista è la musica d’autore, non solo nell’ambito più circoscritto del cantautorato, ma nel suo intendersi più ampio che è quello che comprende anche altri generi musicali, con testi ed in genere un contenuto di qualità autoriale (etno, folk, rock, pop d’autore, rap… ecc).
Ad esibirsi gli Sparvieri, Luca Tartaglia, Nicola Caso, Visioni Distorte e gli Ars Divina, guest star La Famiglia, i Circa 100’s Band, il Conte Biagio, Monrows, Pest MC e Jumanji. E a concludere proprio i Paranza Vibes. A decretare i “Visioni Distorte” vincitori è stato il pubblico di facebook, che ha potuto votare il proprio gruppo preferito sulla pagina facebook dedicata.
Le serate sono state trasmesse in diretta radio e web streaming dall’emittente radiofonica RadioMPA.
A fine mese, esattamente il 31 agosto, si è dato il via ufficiale alla seconda e più corposa parte dell’evento, con l’inaugurazione al Castello Guerritore, per la sezione “UN MONDO DI FIUMI”, della mostra: “Il fiume Mekong” di Andrea Pistolesi, per proseguire con la manifestazione “Volontariato in Alto Sele” organizzata dal CSV Sodalis Salerno e dalle Organizzazioni di Volontariato dell’Alto Sele, inserita nel programma della Rassegna provinciale “Molto … bene”.
Il 1 settembre è stata aperta al pubblico l’installazione ambientale “La cura” di Lucio Afeltra, inaugurata la mostra fotografica “Lo sguardo della Memoria: Oliveto, una Comunità in posa” e presentato il libro-mostra “Io ho Visto” di Pier Vittorio Buffa, quando accanto al racconto dell’autore e alle immagini dei volti di alcuni sopravvissuti alle stragi nazifasciste, si è assistito alla suggestiva interpretazione di Pamela Villoresi di alcuni brani tratti dal libro. La serata si è conclusa con l’inaugurazione della Sezione Teatro, che dal 1 al 4 settembre ha messo in scena opere di grande impegno sociale.
Tra i tanti appuntamenti pomeridiani della settimana culturale: la tavola rotonda su “Impresa, Innovazione, Internazionalizzazione: il futuro del Sud e dell’Italia”; il seminario “Giovani e turismo, la scommessa possibile” con la partecipazione di Anita Baldi- Presidente AIG Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù; l’incontro “Mezzogiorno e cultura della Legalità” – In ricordo di Antonino Caponnetto. La presentazioni di volumi quali “La Cassa per il Mezzogiorno e la Banca Mondiale: un modello per lo sviluppo economico italiano” di Amedeo Lepore; “L’equivoco del Sud. Sviluppo e coesione sociale” di Carlo Borgomeo; “Pornocrazia Imperiale. Sesso e Potere a Roma ai tempi di Gesù il Nazareno”di Raffaele Porta; “Io che amo solo te” di Luca Bianchini.
Grande successo e partecipazione, soprattutto tra i giovani, hanno inoltre avuto la Sezione “Il Caffè delle Idee”, un vero e proprio momento di incontro/confronto che consente ai giovani di saperne di più su cosa accade nel nostro territorio e non solo…un faccia a faccia, un modo diretto e interattivo di confrontarsi, in maniera libera, con le personalità impegnate a vario titolo nei processi di rilancio del Mezzogiorno, e “Mezzogiorno e 35 mm”, sezione dedicata ai cortometraggi dal titolo “Il Sud visto da giovani film-maker, che ha visto la vittoria del corto “RICETT” del giovanissimo Stefano Passaro.
Novità di quest’anno è stato “BUONGIORNO SUD” di Carlos Solito e Angelo Napolillo in collaborazione con Radio MPA e con Luca Caretta, Paolo Inno, Mario Panico e Roberta Trani, che ha inaugurato, dalle location che ospitano la manifestazione, ogni mattina le giornate del premio, con numerose le iniziative, tante quanti sono stati gli ospiti vi a farci visita negli 8 giorni di trasmissione.
Per gli amanti della musica non poteva mancare il “Premio Demo d’Autore” che quest’anno ha visto la partecipazione, venerdì 6 settembre, di Arisa.
Come sempre, a concludere la manifestazione, la Grande serata di gala e consegna dei Premi della XXIX Edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno 2013, durante la quale Mimmo Liguoro e Fatima Trotta hanno condotto “Mediterranei”. Tra ospiti, Premiati e buona musica (Lino Barbieri Davide De Marinis, Luca Barbarossa e Gigi Finizio), ancora una volta è stato raccontato e omaggiato il Sud con tutte le sue sfumature.
2014
L’edizione del trentennale del Premio Sele d’Oro Mezzogioeno, dal titolo “Sele d’oro…trent’anni”, ha preso il via venerdì 5 settembre con una nuova rubrica “Incontri con il Teatro” a cui hanno partecipato nomi illustri quali l’attore campano Sebastiano Somma e l’avvocato e attore Luigi di Majo.
Sabato 6 settembre, nello splendido scenario del Castello Guerritore di Oliveto Citra, luogo della memoria, per la rubrica “Un mondo di fiumi” è stata inaugurata la mostra fotografica di Visit Jordan, l’Ente Nazionale Giordano per il Turismo in Italia con gli scatti dedicati alle bellezze del fiume Giordano. A seguire Agnese Cogliano ha presentato il libro “Noi… dove la terra tremò e la performance del Teatro dei Dioscuri in “Come si rapina una banca”, testo brillante dell’autore napoletano Samy Fayad.
Domenica 7 Settembre il giornalista Pino Scaccia ha raccontato del suo “Mafija, dalla Russia con ferocia”, libro inchiesta sulla mafia russa e le infiltrazioni nel nostro paese. Nel pomeriggio si è invece parlato di “L’eredità dei padri, l’ulivo e l’olio extravergine d’oliva in Sud Italia” e Enzo Landolfi ha presentato il suo libro “158 – comuni, ricette, filmati –Salerno, una provincia da gustare”. A concludere la terza giornata del Premio, lo spettacolo “Da sud a sud, da sole a sole” portato in scena dalla Compagnia “TeatOltre” di Sciacca.
Lunedì 8 settembre a “Il caffè delle idee – I giovani del Sele d’Oro incontrano i protagonisti della cultura, della politica, dell’economia”, l’autore Nicky Persico ha presentato il suo ultimo libro “Spaghetti Paradiso”, BaldiniCastoldi. Si è poi discusso, presso l’Auditorium provinciale, di “Europa ai Giovani. Progettualità, sviluppo e strategie”. A seguire, la compagnia “La Cantina delle arti” di Sala Consilina (SA) in “S.U.D.” da “Fermento, al Sud c’è fermento” di Salvatore Medici, regia Enzo D’Arco.
Il 9 settembre a “Il caffè delle idee” i tanti giovani del Sele d’Oro hanno incontrato e discusso con Stefano Crupi, autore del successo letterario “Cazzimma”, accompagnato dall’attore Pierluigi Tortora che ha interpretato alcuni passi del racconto.
“Sud, Ambiente e Salute” sono stati invece i temi discussi nel seminario pomeridiano.
Ha concluso la serata, l’ultimo spettacolo in concorso al XVI Festival Teatrale Nazionale “Sele d’Oro”: sul palco dell’Auditorium Comunale “S.Rufolo” si è esibita la Compagnia “Artisti Civili” di Roma in “YOU DECIDE”.
Mercoledì 10 settembre a “Il caffè delle idee” sono stati ospiti alcuni rappresentanti delle città candidate al titolo di “Capitale europea della cultura 2019”. All’’incontro pomeridiano si è invece discusso di “Garanzia Giovani: un’opportunità per il futuro”, l’interessante programma europeo per combattere la disoccupazione giovanile attraverso una concreta offerta lavorativa. La serata ha visto protagonista l’ultimo appuntamento con il Festival Teatrale Nazionale con un omaggio alla figura del grande Eduardo De Filippo, con il recital “‘O culore d’e pparol” della Compagnia “Luna Nova” di Latina.
Giovedì 11 settembre “Il caffè delle idee” ha accolto il Presidente della fondazione “Rachelina Ambrosini”, il dott. Tommaso Ferri. Tante le idee poi presentate all’Auditorium provinciale durante il seminario “Riforme e flessibilità: istituzioni e imprese per un nuovo sviluppo”. La serata si è conclusa con l’esibizione live di Mariarosa Fedele e degli Zaketam autori delle colonne sonore del cortometraggio “Il fiume giovane”, diretto da Carlos Solito e prodotto dal Premio Sele d’Oro, in collaborazione con il Giffoni Film Festival e la OZ film, che è stato proiettato in anteprima in sala.
L’intera giornata di Venerdì 12 settembre ancora una volta ha rivolto l’attenzione ai giovani, con la proiezione dei cinque corti finalisti della sezione “Mezzogiorno e 35 mm – Il Sud visto da giovani film-maker. Ha seguito il Seminario dal titolo “Fare impresa nel Mezzogiorno”.
La serata è invece iniziata con la Finale del Demo d’Autore, con l’esibizione di 5 giovani talenti musicali meridionali, per concludersi con le esibizioni di Renzo Rubino e gli Zero Assoluto.
Sabato 13 a chiudere questa edizione del Premio, un’intensa giornata con l’inaugurazione dell’Ostello della Gioventù dedicato alla figura dell’attore Massimo Troisi e il seminario finale “Mezzogiorno, Italia ed Europa tra crisi e ripresa”. La serata, come da tradizione, ha visto in programma “Mediterranei”, la Cerimonia di consegna dei premi della 30^ Edizione del Premio Sele d’oro Mezzogiorno 2014, una serata dedicata alla cultura e alla buona musica, in compagnia di Dante Francani; il Premio Oscar Louis Bacalov; la Mediterranei Orchestra diretta dal maestro Massimo Buonavita, il soprano Yuki Sunami; il pianista Alberto Pizzo; la cantante e attrice Serena Autieri. Ha concluso la serata il concerto di Gino Paoli e Danilo Rea.
2015
La trentunesima edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, dal titolo “NUTRIMENTI. Cibo, cultura, tradizioni” è stata inaugurata il 3 settembre, con la cerimonia di apertura che dato avvio al ricco programma si incontri, seminari, mostre fotografiche, presentazione di libri e appuntamenti dedicati alla musica e al teatro.
Ed è stato proprio il teatro il protagonista dei primi 4 giorni del Sele d’Oro. Da 17 anni, al Premio è legato il Festival Teatrale Nazionale “Sele d’Oro”, unico festival italiano dedicato interamente al Teatro Contemporaneo, con opere di impegno sociale o con attinenza al sociale ed alle problematiche dell’uomo contemporaneo. Proprio per questo la Uilt (Unione Italiana Libero Teatro) – federazione a cui son iscritte quasi 900 compagnie italiane – nonostante si fossero candidate grandi città, ha scelto come location del suo nuovo progetto “TRACCE studio – osservatorio sul Teatro Contemporaneo”, proprio il Premio Sele d’Oro e la piccola cittadina salernitana. La I Edizione di Tracce ha previsto la presentazione, la messinscena e il dibattito di ben 7 progetti teatrali – di compagnie teatrali provenienti da tutta Italia e la riunione annuale dell’Osservatorio sul teatro contemporaneo in dialogo con il Direttivo Nazionale della Uilt e col comitato del Centro Studi Nazionale.
L’Osservatorio, composto da, Gerardo Guccini e Enrico Pitozzi del Dams (Bo); Cristina Grazioli dell’Università di Padova; Francesco Randazzo, Regista e Drammaturgo, e Moreno Cerquetelli, Giornalista di Rai 3 – Critico Teatrale – Curatore su Rai 3 Della Rubrica Teatrale “Chi è di Scena”, ha visto sabato 5 settembre anche la presenza di un ospite internazionale: Cathy Marchand del Living Theatre di New York. Grandi nomi della cultura teatrale italiana e internazionale che hanno arricchito la XXXI edizione del Premio Sele d’Oro.
Domenica 6 settembre, nella suggestiva cornice del Castello Guerritore, si è assistito all’inaugurazione della mostra fotografica “Un Mondo di Fiumi” e, a seguire, alla presentazione dell’ “Atlante degli oli italiani” di Luigi Caricato.
Lunedì 7 settembre all’appuntamento quotidiano de “Il caffè delle idee”, i giovani del Sele d’Oro hanno incontrato Ruggero Pegna, autore de “Il cacciatore di Meduse”. Alle h 18.30, presso l’Auditorium Provinciale si è discusso di “Attività culturali ed economia della cultura”, per poi continuare con il concerto-spettacolo “O’ SURDATO NNAMMURATO. ’15-‘18 La Grande Guerra”, dedicato a Gianni Marà.
Il tema portante delle due giornate successive sono state la dieta mediterranea, il buon cibo e il turismo sostenibile, con la presentazione, l’8 settembre, del libro di Rocco Palmisano “Dieta mediterranea alcalina” e del progetto “RAINBOW TURISMO CONSAPEVOLE” e il seminario “STRATEGIE CONDIVISE PER LO SVILUPPO TURISTICO. L’importanza di fare rete per la promozione e la commercializzazione del territorio. A concludere la serata il COOKING SHOW con la chef Daiana Cecconi, di Masterchef 2. Il 9 settembre si è discusso di “Dieta mediterranea e stili di vita tradizionali” e la serata ha visto la realizzazione della I edizione di “Versami” – Poesia meridionale e degustazione di vini di aziende vinicole del Mezzogiorno. A “Il caffè delle idee”, invece, l’autrice Angela Iantosca ha presentato e discusso, con i tanti presenti, del libro “Bambini a metà, I figli della ‘ndrangheta”.
Giovedì 10 settembre il Caffè delle Idee ha ospitato Nandu Popu, voce dei Sud Sound System, con il suo libro “Salento, fuoco e fumo”. Nel consueto seminario pomeridiano si è discusso di “Innovation Stories”, strartup e nuovi modelli di sviluppo per il futuro, mentre alle ore 21.30 ha concluso la giornata la sezione “Mezzogiorno e 35 MM”, dedicata alla proiezione di cortometraggi di giovani registi emergenti alla presenza di una folta giuria popolare. Vincitore della Sezione il corto “Thriller” di Giuseppe Marco Albano.
Ad aprire la giornata di venerdì 11 la sezione “Aperitivo con l’autore”: a presentare il libro “Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce” è stato lo scrittore stesso Giancristiano Desiderio, vincitore del Premio Acqui Storia 2014. Si è proseguito all’insegna della cultura con il “Caffè delle idee”, con Milva Carrozza che ha intervista Gianni Mauro, autore del libro “La Pistola di Cechov”. Alle 18.30, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, il Sele d’Oro ha ospitato la tappa campana di “Girolio d’Italia- Grand Tour” con l’edizione speciale Expo 2015. Durante l’evento si è discusso della promozione di una olivicoltura sostenibile attraverso la tutela dei paesaggi rurali e si è firmata la Carta di Milano, un manifesto concreto e attuabile che coinvolge tutti, donne e uomini, cittadini di questo pianeta, nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, nel promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi.
La musica è stata poi protagonista della serata, con il Premio Demo d’autore. In Piazza Europa si sono esibiti i vincitori del Demo Selection Days: Chiara Dello Iacovo, Pool Junior, Emilio Gallo & il complesso e i Musicamanovella. Ospiti della serata i SUD SOUND SYSTEM con PAPA LEU Selecter. A condurre la serata Adriana di Radio KissKiss.
La giornata conclusiva, sabato 12 settembre, ha preso il via con l’inaugurazione della piazzetta Pino Daniele, alla presenza delle istituzioni e di Federico Vacalebre, redattore e critico musicale de Il Mattino, nonché amico del cantautore napoletano. Durante l’appuntamento pomeridiano, dal titolo “SE IL SUD RIPARTE. Risorse, strategie, percorsi, alleanze” si è discusso delle opportunità di crescita del nostro Mezzogiorno.
A concludere la XXXI edizione del Premio Sele d’oro Mezzogiorno la meravigliosa performance della cantautrice Fiorella Mannoia; la sua esibizione con Tony Bungaro, autore del singolo “Io non ho paura“, scritto per la Mannoia, e cantato per la prima volta insieme sul palco del Sele d’Oro; Alberto Pizzo; Toto Toralbo e Marco Berry.
2016
Per la XXXII Edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno il tema scelto dagli organizzatori è stato “SUD, più o meno EUROPA?” non potendo esimersi dall’interrogarsi sugli eventi che a partire dai mesi immediatamente precedenti avevano messo sotto stress la tenuta di un’idea complessiva di Europa unita.
A inaugurare i lavori, il 1 settembre, la Rassegna teatrajuule “Tracce: studio – osservatorio sul Teatro Contemporaneo”, progetto che la UILT (Unione Italiana Libero Teatro) realizza all’interno del Premio Sele d’Oro. Un Festival italiano dedicato al Teatro Contemporaneo, con opere di impegno sociale o con attinenza al sociale e alle problematiche dell’uomo contemporaneo. Per 4 giorni 6 compagnie teatrali provenienti da tutto il territorio nazionale hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con esperti del settore e di mettere in scena i propri lavori.
Dopo la quattro giorni dedicata al teatro, a inaugurare la seconda parte del Premio , il 5 settembre, è stata la Sezione “Smartcafè 016 – Giovani imprenditori si raccontano”, il nuovo appuntamento pomeridiano realizzato in collaborazione con il Movimento Nazionale Giovani di Confindustria, che ha visto, durante la settimana, alternarsi numerosi imprenditori giovani che, indipendentemente dal comparto nel quale operano, hanno saputo trasferire, ai tanti giovani che hanno incontrato, la loro esperienza e la loro visione, così da fungere da modelli di riferimento positivi.
Il programma del lunedì è proseguito con il seminario “Fare memoria, costruire cittadinanza”, un’occasione per discutere di mafia nella giornata che il Premio Sele d’Oro ha voluto dedicare alla cultura della legalità. La serata ha visto andare in scena lo spettacolo teatrale “Dieci storie proprio così”, scritto da Giulia Minoli ed Emanuela Giordano, dedicato alle vittime conosciute ma dimenticate della criminalità organizzata, storie di impegno civile e riscatto sociale, di responsabilità individuali e collettive, di connivenze istituzionali e di taciti consensi.
La tavola rotonda del 6 settembre, dal titolo “Dare forza al talento”, è stata dedicata all’universo giovanile, unoccasione di confronto fra istituzioni, mondo della scuola e del lavoro per discutere di potenzialità, limiti e opportunità per il futuro.
La settima giornata, invece, con il seminario “Sud, le sfide digitali”, ha focalizzato l’attenzione sull’innovazione e sulle nuove sfide digitali che in un mondo iper-digitalizzato come quello contemporaneo rappresentano la condizione di base per riuscire a stare al passo con i tempi. In serata spazio alla poesia meridionale e alla degustazione di grandi vini di cantine del Sud con l’evento “Versami”.
Giovedì 8 settembre durante il Seminario “RIPROGETTARE I TERRITORI – Nuove visioni e nuovi strumenti di organizzazione dell’offerta turistica”, organizzato in collaborazione con “Rete destinazione Sud”, si è parlato di turismo e dei nuovi strumenti per migliorare l’offerta dei territori. Alle 21.30 per la Sezione “Mezzogiorno e 35mm – Corti dal Sud”, organizzato in collaborazione con il Giffoni Film Festival, la giuria popolare ha assistito alla proiezione di 4 cortometraggi che hanno saputo raccontare in maniera originale e non conformistica aspetti specifici della multiforme realtà locale e del Mezzogiorno d’Italia.
La penultima giornata del Premio è stata densa di appuntamenti: alle 9.00, presso Piazzetta Pino Daniele, presentazione del concorso di Street art intitolato “Neapolitan Power”. Alle 11.00 appuntamento con “Walltelling – Muri ǀ Storie – Da Dozza a Oliveto Citra”, che visto linaugurazione di una mostra dedicata ad una selezione di opere de il Muro Dipinto, manifestazione unica in Italia, avviata nel 1960 a Dozza e realizzata con cadenza biennale. Alle 17.00, in piazza Monumento, l’ultimo appuntamento con “Smartcafè 016 – Giovani imprenditori si raccontano”. Dalle 17.30 alle 18.30 su “Radio Vertigo One” di Alessandria è andata in onda una diretta dal Premio Sele d’Oro Mezzogiorno: un vero gemellaggio culturale Nord-Sud all’insegna della buona musica grazie alla trasmissione Evento Collaterale Sele D’Oro curata da Antonio Perotti e condotta da Gianmaria Zanier. Alle 18.30 il Seminario “Ragazzi in gioco. Il protagonismo giovanile come risorsa del territorio”, allinterno del quale è stato presentato il Progetto “Forum Project Games”, uniniziativa dellEnte Premio Sele dOro in collaborazione con il Forum Nazionale dei Giovani, il Forum dei Giovani della Regione Campania e Fondazione con il Sud. Alle 20.00, presso piazzetta Pino Daniele, ha chiuso l’intensa giornata la presentazione del libro “A noi ci piaceva il blues” di Giorgio Verdelli e Antonio Tricomi.
A concludere la XXXII Edizione del Premio, il 10 settembre, alle 11.00 l’appuntamento con “Il Sud che abbiamo in mente”: intervista pubblica al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Alle 18.00, spazio al ricordo di Gabriele Pescatore e al seminario conclusivo “Sud, più o meno Europa?”, con la partecipazione dei premiati e dei componenti della giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno 2016. L’ultima giornata della manifestazione si è chiusa alle 21.30 in piazza Europa con “Mediterranei”, la cerimonia di consegna dei Premi della XXXII edizione e l’esibizione di Antonello Venditti. Sul palco, si sono alternati anche la giovane cantautrice FLO e l’attrice Michela Andreozzi, accompagnati dalla conduzione di Gianmaurizio Foderaro, voce di Radio Rai.
2017
Il tema scelto per la XXXIII Edizione è “Di/Visioni – Nord-Sud, futuro a due velocità” e parte dalla constatazione che la ripresa economica che pare profilarsi rende, se possibile, ancor più leggibile il divario di sviluppo fra Mezzogiorno e regioni settentrionali, dentro un contesto euro-mediterraneo che vede sempre più ‘i Sud’ chiedere la costruzione di ‘ponti’ e ‘i Nord’ invocare l’innalzamento di ‘muri’. E dunque: quali e quanti ‘futuri’ attendono il Sud, l’Europa, il Mediterraneo? Gli anni a venire vedranno una ricucitura delle diseguaglianze o un ampliamento dei divari di sviluppo? E ancora: con quale passo e con quali strumenti i nostri territori potranno cogliere i benefici di un’eventuale ripresa economica? Questi sono gli interrogativi intorno ai quali, con lo spirito laico di sempre, il Sele d’Oro ha sentito il dovere di riflettere.
Ricco e variegato il programma della manifestazione. Si è partiti con il progetto “Tracce. Studio – osservatorio sul teatro contemporaneo”, organizzato in collaborazione con il Centro studi della Uilt (Unione Italiana Libero Teatro), con tanti seminari, laboratori e spettacoli in cui si sono esibiti sei compagnie provenienti da tutta Italia. Tra i momenti di punta del programma, l’incontro “A lezione di racconto” con Mauro Berruto , ex allenato re della nazionale di volley e oggi amministratore delegato Scuola Holden.
Il nuovo Spazio “Bibliocafè – libri al Sele d ’Oro, dal 9 al 13 settembre , a mezzogiorno in piazza Garibaldi, ha visto la partecipazione di Vladimiro D’Acunto con “C’era una volta in Grecia” (Edizioni ArcheoAres); Franco Salerno con “La città che urla segreti” (Guida Editori); Giulia Bracco con “Ovunque sei, se ascolterai” (Guida Editori); Lorenzo Valitutto con “Ho solo te”(BookSprint Edizioni); Nicola Oddati con “La trappola del gioco” (Spazio Cultura Edizioni).
Gli incontri pomeridiani dello “Smartcafè 017 – Giovani imprenditori si raccontano”, iniziativa promossa in collaborazione con il Movimento nazionale Giovani di Confindustria, si è invece articolato in una serie di momenti all’insegna dell’informalità, nel corso dei quali i ragazzi di Oliveto e del territorio hanno incontrato imprenditori meridionali che hanno portato a Smartcafé le loro esperienze d’impresa, consentendo ai giovani di confrontarsi con modelli positivi di riferimento.
A inaugurare la sezione dei seminari pomeridiani del Premio, in programma dall’11 al 16 settembre, il dibattito dal titolo “Sfidare l’ecumenismo dell’odio. Ponti tra religioni e culture per costruire pace e giustizia”, un messaggio di pace per costruire ponti tra religioni e culture, in commemorazione degli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono.
Spazio al territorio nei seminari pomeridiani dei due giorni successivi: il martedì con“Contratto d’area, un percorso lungo 20 anni. Sviluppo industriale del Cratere: un bilancio”e il mercoledì, in collaborazione con Rete destinazione Sud, per “Paesaggi culturali. Nuove ipotesi di fruizione turistica fra ruralità, tipicità e identità locali”.
A conclusione della giornata di mercoledì “SudShortFilms – Contest meridionale del cortometraggio” a cura di Giffoni Experience.
Innovazione coniugata alla tradizione, giovani, ambiente, filiere industriali: queste le parole chiavi del seminario “Open Sud. Cambiare il Mezzogiorno innovando”, che si è svolto, invece, il 14 settembre. Ad esso è seguito l’incontro con uno degli artisti vincitori del concorso di Street art “Muri Narranti – Neapolitan Power” Giorgio Della Monica, e poi spazio a “Versami – Poesia meridionale e degustazione di vini di aziende vinicole del Mezzogiorno”, con la partecipazione dei poeti meridionali Antonio Covino, Fausto Marseglia e Cosimo Renna.
Il 15 settembre ampio spazio ai giovani con l’incontro dal titolo “Ragazzi in gioco. Il protagonismo giovanile come risorsa del territorio” e con la premiazione dei candidati al “Forum Project Games”, un’iniziativa di promozione della condizione giovanile, che incoraggia il protagonismo dei giovani dentro i contesti e le Comunità locali, ideata e promossa dall’Ente Premio Sele d’Oro, dal Forum Nazionale dei Giovani e dalla Fondazione Con il Sud.
Per la giornata conclusiva dell’edizione, sabato 16 settembre, un programma denso di appuntamenti, aperto in mattinata con l’incontro dal tema “Di/Visioni – Nord-Sud, futuro a due velocità. Quale Sud ci attende? Azioni di sviluppo, fondi, protagonismo dei territori”, durante il quale, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria e Claudio De Vincenti, ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, sono stati intervistati dai giornalisti Emanuele Imperiali e Alfonso Ruffo.
Nel pomeriggio si è tenuta la conferenza conclusiva con i premiati e i componenti della giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno e poi gran finale con Mediterranei, cerimonia di consegna dei Premi della XXXIII Edizione. Ospite della serata Massimo Ranieri con il suo spettacolo “Sogno e son desto. In viaggio”.
2018
“In Sud we trust”, ovvero, “Positeveness over troubles/Fiducia oltre le crisi”. È stato questo il tema dell’edizione 2018 del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno: in linea con lo spirito che caratterizza il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno ormai da 34 anni e con l’intento di offrire un contributo sostanziale, soprattutto in termini di ricerca, alla diffusione di una nuova idea di Meridionalismo, il titolo scelto per questa edizione è forse più coraggioso del solito. Alla base c’è la coscienza delle enormi potenzialità del Mezzogiorno, dalle quali, se sviluppate, può dipendere la rinascita dell’Italia Meridionale e di tutto il Paese. È partendo dal Sud e investendo su di esso che si possono trovare le energie per andare davvero oltre la crisi. E il Sele d’Oro, non si sottrarre allo sforzo di contribuire a questo processo.
Come da tradizione, anche la XXXIV edizione del Premio Sele d’Oro prende via con “Tracce, studio – osservatorio sul Teatro contemporaneo”, il progetto teatrale della UILT che si è sviluppato nei primi quattro giorni del Premio, dal 6 al 9 settembre: una full immersion nel mondo del teatro contemporaneo, attraverso momenti di spettacolo e di dibattiti con un osservatorio costituito da nomi importanti nel panorama del teatro nazionale, quali: Enrico Pitozzi (docente DAMS di Bologna); Francesco Randazzo (drammaturgo e regista); Moreno Cerquetelli (giornalista Rai3, curatore della rubrica “Chi è di scena”, e critico teatrale); Gerardo Guccini (docente DAMS di Bologna). Presenti anche cinque compagnie italiane, pronte a esibirsi e confrontarsi: La corte dei Folli di Fossano (CN), il Teatro dei Dioscuri di Campagna (SA), la Piccola Ribalta di Civitanove Marche (MC); Prove de Teatro di Calliano (TN) e Kultroses 659 di Prato (PO). Novità di quest’anno sono state da un lato la partecipazione di una compagnia teatrale spagnola, Trafec Teatre di Barcellona, dall’altro la collaborazione a pieno regime con l’AGITA – ente di formazione accreditato presso il MIUR che si occupa del teatro nelle scuole e nel sociale – che ha tenuto proprio a Tracce un laboratorio di accompagnamento alla visione degli spettacoli.
La seconda settimana è iniziata con “Bibliocafè – Incontri D’autore al Sele d’Oro”, cinque incontri, da lunedì 10 a venerdì 14 settembre, con ben sei autori per dialogare con ognuno di loro e approfondire i temi contenuti negli ultimi lavori editoriali di ciascuno. Presenti: Lama, Caporale, De Silva, Di Fiore, De Martino, Miggiano.
L’appuntamento pomeridiano con “Smartcafè 018– Giovani imprenditori si raccontano”, realizzato in collaborazione con il Movimento nazionale Giovani di Confindustria, ha visto dal 10 al 14 settembre, la partecipazione di diversi imprenditori meridionali che hanno portato a Smartcafé le loro esperienze d’impresa, consentendo ai giovani di confrontarsi con modelli positivi di riferimento.
Sempre lunedì 10 settembre ha preso il via anche la settimana di incontri e dibattiti che si è aperta con una presenza d’eccezione, quella del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che ha fatto il punto della situazione con l’ex ministro Claudio De Vincenti. Al tavolo anche il professore Amedeo Lepore e l’imprenditore Francesco Mutti.
Martedì 11 in programma l’incontro dal tema “La giornata della legalità. Storie di impegno, di resistenza civile e di contrasto alle mafie”, mentre “Il mezzogiorno che innova tra rivoluzione tecnologica ed economia circolare” è stato l’argomento del seminario di mercoledì 12. Il giorno seguente è stato quello del Forum Project Games, del Contest meridionale del cortometraggio a cura di Giffoni Experience e, in collaborazione con Scuola Holden, della presentazione del Progetto Baobab. Dopo l’incontro in cui si è discusso di “Esperienze di impegno giovanile come agenti di sviluppo delle comunità locali”, con la consegna del premio Forum Project Games 2018, la giornata si conclusa alle 21.00 con “SudShortFilms – Contest meridionale del cortometraggio”, a cura di Giffoni Experience. Una sezione dedicata ai cortometraggi, selezionati da una giuria tecnica composta da esperti cinematografici, dal titolo “Il Sud visto da giovani film-maker” e riguardanti i temi: Mezzogiorno d’Italia; Sud, Mediterraneo, Mondo; Nord Sud d’Italia. Si è concentrato invece sul Mediterraneo e sui suoi nuovi scenari il dibattito del penultimo giorno della XXXIV edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, con la tavola rotonda dal tema “Mediterraneo, nuovi scenari logistici. Porti, retroporti, Zone Economiche Speciali”.
L’ultima giornata del Premio, sabato 15 settembre, è iniziata con l’inaugurazione mattutina di “Primi al Sud”, una nuova sezione del Premio Sele d’Oro che nasce per dare risalto ai produttori che, nel salernitano, coniugano la ricerca di strade nuove partendo dalla tradizione culinaria. L’obiettivo è evidenziare come il riscatto del Sud possa passare anche per la buona tavola e le eccellenze territoriali. Una sfida ambiziosa che ha individuato nel maestro Alfonso Iaccarino e nel “Don Alfonso 1890” un partner di prestigio. Alle 11 si è tenuto l’incontro dal titolo: “In Sud we trust. Il Mezzogiorno che merita fiducia” e alle 18.00 la conferenza conclusiva con i premiati e i componenti della giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno.
Alle 21.30, in piazza Europa, è stata la volta di “Mediterranei, Tutta Italiana d’autore”, la tradizionale cerimonia di consegna dei Premi della XXXIV Edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. Ospiti della serata Samuel Pietrasanta, Amara ed Ermal Meta. La serata, condotta da Gianmaurizio Foderaro e Giovanna Di Giorgio, è stata trasmessa in diretta in tutta Italia attraverso Rai Radio Tutta Italiana e le frequenze in Fm nazionale di Rai Gr Parlamento.
2019
“UP – South of Italy: pride and challenges”, ovvero, “Sud, l’orgoglio, le sfide”: è questo il perno intorno al quale ha ruotato la riflessione dell’edizione numero XXXV del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, in programma a Oliveto Citra dal 5 al 14 settembre. Anche per questa edizione, dopo la firma dell’artista olandese Ton Pret per il 2018, il Premio ha avuto il suo manifesto d’autore, una vera e propria opera d’arte appositamente pensata e realizzata dall’artista Billy The Artist, una delle figure più rappresentative della Pop Art americana contemporanea. È con il teatro che, come sempre, si apre l’edizione del Premio Sele d’Oro, con una quattro giorni dedicati al progetto “Tracce, Studio – Osservatorio sul Teatro contemporaneo”, promosso dalla UILT (Unione Italiana Libero Teatro) e ideato dal Centro Studi Uilt, che proprio nel Sele d’Oro ha visto la location ideale per dare spazio a un progetto ambito in tutta Italia.
A dare il via alla seconda settimana del Premio, il 9 settembre, il lancio, come da tradizione, degli appuntamenti quotidiani rivolti ai giovani:
Per la sezione dibattiti e seminari, il programma del Premio è stato inaugurato dall’incontro “SUD, IL TEMPO DELLE SCELTE”, con l’intervento di Federico Monga – Direttore de “Il Mattino” e l’intervista pubblica al Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Per proseguire, poi lungo un’intera settimana, con tante personalità di spicco del panorama politico ed economico del Paese che hanno fatto tappa a Oliveto Citra per dialogare su “Rischi e potenzialità del regionalismo differenziato”; raccontare di “Bioeconomia, economia verde ed economia circolare per lo sviluppo del Mezzogiorno”; per parlare de “Il coraggio di essere cittadini d’Europa” e dell’importanza di “Fare Impresa e creare lavoro nel Mezzogiorno”; per fare il punto su “Corte dei conti nella evoluzione dell’ordinamento”, discutere di “Fare impresa e creare lavoro nel Mezzogiorno”, dibattere di “Opportunità e strumenti per fare impresa”, per riflettere su “Dov’è finito il Sud?”.
La sezione “SudShortFilms – Contest meridionale del cortometraggio”, realizzata in collaborazione con Giffoni Experience, ha visto, venerdì 13, la presenza di tanti giovani che entusiasti hanno assistito alla proiezione dei 5 cortometraggi selezionati per questa edizione, scegliendo tra questi il loro preferito in qualità di giuria popolare.
E per la XXXV edizione il Premio Sele d’Oro si è arricchito di due ulteriori sezioni:
A concludere la kermesse, sabato 14 settembre, “Mediterranei”, cerimonia di consegna dei Premi della XXXV edizione e serata spettacolo, caratterizzatasi per essere completamente declinata al femminile con Elodie, che ha festeggiato un anno di successi e dischi di platino, ed Eva, che dopo X Factor, ha saputo incantare il pubblico del Sele d’Oro. Il gran finale è stato affidato a Carmen Consoli, un’autentica ambasciatrice del Sud e del cantautorato italiano nel mondo, da sempre impegnata nel racconto della sua terra e del Mezzogiorno.
2020
La pandemia non ferma il Sele d’Oro, che, anzi, diventa una esortazione a ricominciare. “Ripartire – Restart”: è questo il titolo dell’edizione numero XXXVI del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, in programma a Oliveto Citra dal 30 agosto al 5 settembre.
L’emergenza coronavirus e i giorni del lockdown hanno spinto gli organizzatori a porsi tante domande: se fosse giusto e opportuno celebrare l’edizione 2020 del Sele d’Oro; in quali forme questa dovesse essere ripensata e programmata; su quali temi concentrare una riflessione culturale dal basso in tempi di straordinarietà. Attraverso un confronto intergenerazionale, si è giunti a conclusione che il Sele d’Oro avesse davvero una testimonianza da offrire: la sua nascita in tempi di sofferenza e di disperazione per sostenere la Comunità locale e spingerla a guardare oltre. Non a caso il tema scelto è racchiuso in una sola parola: “Ripartire”. Ripartire per ricordare che è possibile rialzarsi e tornare a camminare, proprio come dopo il Terremoto del 1980. È stata, perciò, precisa intenzione, sul modello costruito in passato, trasfondere nel Sele d’Oro 2020 tutto l’entusiasmo e tutte le energie, con l’obiettivo di realizzare un’edizione davvero ricca di senso.
Da lunedì 31 agosto a sabato 5 settembre il XXII Festival Teatrale Nazionale “Sele D’Oro” ha proposto 5 spettacoli di 5 compagnie provenienti dall’intero territorio nazionale: Teatro dei Dioscuri di Campagna (SA), la Compagnia Grandi Manovre di Forlì, la Compagnia Teatro Mio di Vico Equense (NA), l’Ass. Culturale Lotus di Piombino (LI), l’A.P.S Tuttinsieme di Macerata.
Al termine di ogni spettacolo non sono mancati momenti di confronto e riflessione tra il pubblico, le giurie e la compagnia esibitasi attraverso il canonico dibattito sullo spettacolo messo in scena.
Inoltre, 3 innovativi laboratori hanno accompagnato le attività teatrali oltre la soglia del palcoscenico: i laboratori di Accompagnamento alla visione e di ricerca teatrale InForme sonore per insegnanti, operatori e studenti; il laboratorio di Animazione teatrale per ragazzi.
Il Bibliocafè – Incontri d’autore ha aperto ufficialmente, domenica 30 agosto, la seconda parte della XXXVI edizione della manifestazione: autori del Sud, o che parlano del Sud, hanno presentano i loro libri ai giovani che animano il Premio per poi dar vita a un incontro-confronto in grado di toccare i temi più disparati.
Sei gli incontri in programma: Peppe Lanzetta con il suo commissario Peppenella, quinto episodio, in “Svegliarsi con Trump una mattina” (Centoautori); Raffaele Bussi ha presentato “Michele T.” (Marcianum Press); Mariafelicia Carraturo, in occasione dei cento anni della Guida editori, ha raccontato il suo “Il risveglio di Parthenope” (Guida editori); Adriana Capogrosso con il suo libro “La pazienza della lucertola” (Libromania); Federico Vacalebre con “Carosone 100” (Albatros), nell’anniversario della nascita di Renato Carosone. Venerdì 4 settembre, il Bibliocafè si è chiuso con il libro di Dario Vassallo e Vincenzo Iurillo “La verità negata. Chi ha ucciso Angelo Vassallo il sindaco pescatore” (PaperFIRST).
L’appuntamento pomeridiano con “Smartcafè 020– Giovani imprenditori si raccontano ha visto, dal 31 agosto al 4 settembre, la partecipazione di tante eccellenze del panorama imprenditoriale meridionale: il gruppo di lavoro “MATERIAS. Ideas come to life for a sustainable world” con Caterina Meglio – Amministratore delegato, Luigi Nicolais- Presidente e il loro team di giovani ricercatori; Vincenzo Raffa, Imprenditore del settore rinnovabili; Fausto Preste, Presidente GRAMPiT s.r.l. e Davide Bottalico, Digital Healthcare & Innovation Director Takeda Italia S.p.A.; Giovanni Cuccuini, Responsabile iltuogiornale.it; Maria Ludovica Agrò – Coordinatrice scientifica di Forum PA Sud.
Per la sezione dibattiti e seminari grossa partecipazione, in presenza o in collegamento video, di personalità di spicco del panorama politico ed economico del Paese. Si è partiti lunedì 31 agosto con Manfredi e Boccia e un dialogo dal tema “Per un Mezzogiorno più competitivo ed equo. Accrescere il capitale umano e il capitale sociale”. Si è dialogato, nei giorni seguenti, su “Comunità energetiche. Condividere le fonti rinnovabili per generare sviluppo”, “Tra innovazione e rafforzamento dei diritti. Come l’agricoltura può contribuire alla ripartenza del Mezzogiorno”, “Beni culturali che creano valore. Quando le strategie di valorizzazione fanno crescere i territori”, “Divario di cittadinanza. Un viaggio nella nuova questione meridionale” (dibattito sul libro di Antonio Fraschilla e Luca Bianchi. Rubbettino Editore).
La sezione “SudShortFilms – Contest meridionale del cortometraggio”, realizzata in collaborazione con Giffoni Experience, ha visto, giovedì 3 settembre, la proiezione dei 4 cortometraggi selezionati per questa edizione, con la giuria popolare dei giovani che ha scelto, tra questi, il vincitore.
Nella giornata finale del XXXVI Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, sabato 5 settembre a Oliveto Citra, a partire dalle 18.00, si è tenuta la conferenza conclusiva con i premiati e i componenti della Giuria del Premio. Al centro del dibattito, il tema dell’edizione 2020: Ripartire/Restart. Tanti gli interventi, in presenza o in collegamento video, tra cui anche quello di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, che attraverso un videomessaggio, ha portato la sua testimonianza al Premio Sele d’Oro.
A seguire, spazio a Mediterranei, la storica cerimonia di consegna dei Premi della XXXVI Edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno.
La XXXVII Edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno è stata presentata con una conferenza stampa il 31 agosto a Salerno presso palazzo Sant’Agostino.
L’Evento, organizzato nel pieno rispetto delle regole anti Covid-19, ha conservato le sue sezioni storiche. In apertura, spazio all’arte, con l’inaugurazione di ben due mostre: il 2 settembre, presso il Castello Guerritore, la mostra fotografica “Scomposizioni e fughe nell’anima – arte pandemica” di Noemi Gherrero, e il 5 settembre, a Casa Coste, la mostra “Ripensare” a cura di Antonio Perotti. Colonna portante resta il bando culturale del Sele d’Oro, articolato nelle sezioni Volumi di saggistica, Euromed (saggi inediti), Premio Michele Tito per il giornalismo, Bona Praxis (dedicato ai progetti di sviluppo) e, da quest’anno, Bona Praxis Young, dedicato ai progetti di sviluppo promossi da giovani. Sono stati proprio i finalisti di questa sezione i protagonisti di un rinnovato Smartcafè, realizzato in collaborazione con Fondazione con il Sud: un ciclo di incontri con i ragazzi del territorio per riflettere sui progetti in concorso. Sono tornati anche il Sud Short Films – Contest meridionale del Cortometraggio, in collaborazione con Giffoni Opportunity, e il Bibliocafè nella sua veste di Incontri d’autore al Sele d’Oro. Spazio anche all’arte, con SELE TEATRO FEST – Il mondo in scena, che per questa edizione ha avuto carattere internazionale (con compagnie di Paesi quali Georgia, Corea, Bielorussia, Lettonia, Portogallo, Lituania, Romania) e con il Manifesto d’autore del Sele d’Oro. A realizzare l’opera è stato l’artista di Pechino Yu Jin. Con il progetto grafico di Elia Rapuano di Noema Comunicazione e grazie alla collaborazione con PrintLitoArt di Arti Grafiche Boccia, l’opera Anche quest’anno è diventata litografia d’arte. All’interno della XXXVII edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno si sono svolte anche le attività del Progetto Erasmus Plus dell’Unione Europea “Water: what is life?”.
Ma il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno è soprattutto dibattiti e seminari, una sezione che in questa edizione non solo si è fatta più ricca di incontri ma che ha visto anche la partecipazione di personalità di spicco del panorama politico ed economico non solo italiano. Si è partiti venerdì 3 settembre, alle 18.30 nell’auditorium provinciale, con “Sele d’Oro, occhi sul mondo”, presentazione del documentario girato in Venezuela del giornalista Francesco Semprini. Il 4 settembre il tema al centro del dibattito è stato “Curare le persone, rafforzare le Comunità. La medicina di prossimità nel tempo del Covid”. Il 5 settembre tema della tavola rotonda è stato “Un futuro ecosostenibile per il territorio. Transizione ecologica, Comunità energetiche e sicurezza sismica”, mentre il 6 settembre si è parlato di “Crescita, lavoro, solidarietà. L’economia del dopo Covid” con l’ex presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Martedì 7 settembre, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, spazio al dibattito dal titolo “Turismo dell’olio e del vino, un patto per lo sviluppo”. L’8 settembre si è discusso, insieme ad Asmel, di “Una nuova strategia per le aree interne” e il 9 settembre si è parlato di storie di successo e scenari possibili riguardo a “Il Mezzogiorno che punta sulla cultura”. Doppio appuntamento il 10 settembre: alle 12.00 l’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Marchiello, e l’Ad di Mutti Spa, Francesco Mutti, dialogheranno su “Tornare a investire nel Mezzogiorno. Imprese, istituzioni e agenzie di sviluppo dinanzi alla sfida del PNRR”; alle 18.30 si è discusso di “Liberismo e Statalismo. Il nuovo paradigma possibile” con l’economista Deirdre McCloskey, University of Illinois.
Sabato 11 settembre, la XXXVII edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno giunge a termine con una giornata ricca di appuntamenti e segnata da nuove iniziative. A iniziare da quella legata a Poste italiane Spa e al programma “Piccoli Comuni”: l’edizione 2021 del Premio che ha avuto un annullo filatelico dedicato. Nello stand appositamente allestito nel piazzale antistante l’auditorium provinciale, nel pomeriggio della giornata finale del Sele d’Oro, il Servizio Filatelico Temporaneo ha realizzato un bollo speciale che, apposto con affrancatura su cartoline dedicate, realizzate per l’occasione, conferisce un valore aggiunto collezionistico che storicizza l’evento e ne accresce l’evidenza sociale.
Gli appuntamenti hanno preso il via alle ore 11.30 all’auditorium provinciale. Al centro del dibattito, il tema “Turismo esperienziale. Genius loci, passioni, competenze”. Alle 16.30, sempre nell’auditorium provinciale, Emanuele Imperiali ha intervistato Andrea Ramazzotti, autore del saggio vincitore della Sez.ne Euromed – Premio Sele d’Oro Mezzogiorno 2018 “Il lento avvicinamento. Popolazione, ferrovie e territorio nell’Italia contemporanea”, Rubbettino Editore. Alle 17.00, la conferenza conclusiva con i Premiati e i componenti della Giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno: “Ripensare│Rethink – Il Sud dentro i mutamenti”. Dopo i saluti del sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata, e l’introduzione di Amedeo Lepore, presidente della Giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, sono intervernuti: Paolo Russo, consigliere del Ministro per il Sud e la coesione territoriale; Mara Carfagna – Ministro per il Sud e la coesione territoriale; Giampietro Castano, esperto di politiche industriali; Emma Giammattei, docente presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli; Deirdre McCloskey, economista, University of Illinois; Andrea Prete, presidente UnionCamere; Andrea Ramazzotti, London School of Economics. Coordinano i giornalisti Emanuele Imperiali e Alfonso Ruffo.
Gran finale, alle 21.30 in piazza Europa, con la cerimonia di consegna dei Premi della XXXVII Edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. Protagonista di Mediterranei, evento realizzato in collaborazione con Rai Radio Tutta Italiana, è stato il cantautore Brunori Sas per un incontro di musica e parole con il giornalista Gianmaurizio Foderaro.
La XXXVIII edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno ha preso il via giovedì 1 settembre, alle ore 18.30, presso l’Auditorium Comunale Sandro Rufolo di Oliveto Citra (SA), con il Sele Teatro Fest, Festival di Teatro
Contemporaneo ed Impegno Civile e Sociale, coordinato dall’Associazione culturale Teatro dei Dioscuri, col patrocinio della UILT Campania e dell’Agita. Giunto alla sua XXIV edizione, il Festival rientra tra le iniziative
culturali promosse dal Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. Ad aprire la sezione teatrale è stata un ospite d’eccezione, uno dei simboli del teatro italiano e tra le più amate attrici napoletane: Isa Danieli.
Per quattro giorni, da giovedì 1 settembre a domenica 4 settembre, il Festival Teatrale ha proposto sei spettacoli di compagnie provenienti da tutto il mondo: i ProEnglish Theatre di Kyiv (Ucraina), Teatro dei
Dioscuri di Campagna (SA), il Krzyk Theatre di Maszewo (Polonia), l’Associazione Teatrale La Ribalta di Salerno, il Breakfast Club Teatro di Marsciano (PG) e l’Associazione Il Tempo Nostro di Rigi (FG). Al termine di ogni spettacolo non sono mancati momenti di confronto e riflessione tra il pubblico, le giurie e la compagnia esibitasi attraverso il canonico dibattito sullo spettacolo messo in scena. Inoltre, due innovativi laboratori, tenuti dagli esperti Nikita Grapp, Marta Clemente e i ProEnglish Theatre, hanno allargato le attività teatrali oltre la soglia del palcoscenico e permesso alle compagnie teatrali di vivere un’esperienza altamente formativa e di grande arricchimento culturale.
Lunedì 5 settembre il Sele d’Oro Mezzogiorno entra nel vivo con la visita del presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ad inaugurare, in contrada Lauri, Il Memoriale “Collina degli eroi”, dedicato a un drappello della 45esima divisione di fanteria dell’esercito USA che, nel settembre del 1943, a seguito dello sbarco Alleato sulle spiagge del salernitano e dell’avanzata verso l’interno, si lanciò, proprio a Oliveto Citra, alla conquista di un’altura difesa dalle mitragliatrici tedesche. Alle ore 12.00, in Piazza Garibaldi, la sezione Bibliocafè è partita con Francesca Caon e il suo libro “I dieci comandamenti delle PR” (ROI Edizioni).
Martedì 6, il Bibliocafè ha ospitato l‟imprenditore, fondatore della catena Eataly, Oscar Farinetti e il suo “Never quiet. La mia storia (autorizzata malvolentieri)” (Rizzoli). Tra gli altri, il Bibiocafè ha visto la partecipazione di Gianmarco Lombardi, vincitore della sezione Euromed del Premio Sele d‟Oro Mezzogiorno 2020, e lo scrittore, fotografo, giornalista e regista Carlos Solito.
Nuova formula per lo Smartcafè che, dopo aver ospitato i protagonisti del Sele Teatro Fest, da martedì 6 settembre, alle 17.00 in piazza Garibaldi, è ripartito con la storica e saggista Marta Herling, segretario generale Istituto Italiano per gli Studi Storici, e il suo “Gustaw Herling fra Mezzogiorno e Europa”. Nel corso degli incontri dello Smartcafè, tanti gli argomenti, dalla letteratura all‟imprenditoria passando per il digitale.
Per la sezione 2022 dei Sele d’Oro Talks, il 5 settembre tema della tavola rotonda è stato “2023: anno del turismo di ritorno. Nuovi modelli di fruizione turistica per italo discendenti e oriundi italiani nel mondo”.
Martedì 6 si è parlato di “Natura Habitat e Ambiente: tutela e visione da Croce a Galasso”. Tra i presenti, Amedeo Lepore, presidente della Giuria del Premio Sele d’Oro, storico economico, prof. ordinario Seconda Università della Campania Luigi Vanvitelli. Mercoledì 7, con il coinvolgimento dei sindaci dei Comuni vincitori del Bando PNRR – Rigenerazione dei borghi, alla presenza dell’assessore al Turismo Regione Campania, Felice Casucci, e dei consiglieri regionali Attilio Pierro, Luca Cascone e Andrea Volpe, si è parlato di “Ripartire dai borghi. Culture, identità locali e spirito comunitario al centro dei processi di rigenerazione”.
L’8 settembre il Sele d’Oro ha ricordato il professore Mario Raffa e il suo legame con il Premio attraverso un incontro dal titolo “Le nuove generazioni per un cambiamento possibile. Le startup per la sostenibilità e la transizione digitale”. Tra i presenti, Claudio Gubitosi, fondatore e direttore del Giffoni. A seguire, alle 19.30 sempre nell’auditorium Largo della memoria, Nicola Saldutti ha intervistato Francesca Mannocchi
nell’incontro dal titolo “Raccontare il mondo in tempi di conflitti”.
Venerdì 9, ore 18.30 auditorium Largo della memoria, dibattito dal tema “Diplomazia culturale. Una nuova strada per il made in Italy”. A confrontarsi sul tema sono stati il presidente dell’Università Luiss Guido Carli, Vincenzo Boccia e il deputato Piero De Luca, con un collegamento in video del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Infine, sabato 10 settembre, tavola rotonda dal tema “Una nuova frontiera per il Sud. Il Meridionalismo liberale di Francesco Compagna, fra Croce e Salvemini”. Ne hanno discusso: Guido Compagna, giornalista;
Anna Finocchiaro, presidente di Italiadecide, già ministra per le pari opportunità; Adriano Giannola, presidente Svimez; Emma Giammattei, italianista e storica della cultura, Università di Napoli Suor Orsola
Benincasa; Amedeo Lepore, Seconda Università della Campania Luigi Vanvitelli; Giuseppe Ossorio, dottore commercialista, già deputato, Carmine Pignata, sindaco di Oliveto Citra. Coordina, Alfonso Ruffo, direttore editoriale di Economy. A seguire si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi della XXXVIII edizione, “Mediterranei”, condotta dalla giornalista Giovanna Di Giorgio. Ad aprire la parte musicale è stata La
Mandirola, cantautrice dell’Oltrepò Pavese con esperienze ibride tra musica e teatro. Tra i protagonisti di Mediterranei c’è stato anche Luca Caiazzo, in arte Lucariello, che ha presentato “Recitativi urbani – violoncello e dj set”, un dialogo tra strumento classico e sonorità contemporanee alla ricerca di un equilibrio tra innovazione e tradizione. Al suo attivo i brani della Soundtrack della serie tv Gomorra che lo hanno potato in più di 120 Paesi, facendogli guadagnare un disco d’oro.
A concludere la cerimonia, Raphael Gualazzi, raffinato ed elegante cantautore e pianista italiano, vincitore della categoria Giovani del Festival di Sanremo 2011 con il brano “Follia d’amore”, classificatosi, nello stesso
anno, secondo all‟Eurovision Song Contest. Il suo stile originale e poetico, estende la sua ricerca musicale nel campo dei generi jazz, blues e soul vantando collaborazioni con artisti del settore di fama nazionale e
internazionale.
L’Albo d’Oro dei Premiati è consultabile alla pagina Tutti i premiati