Il Sele d’Oro è una proposta culturale nata dal bisogno di recuperare l’identità collettiva del territorio di riferimento in una prospettiva di contemporaneità. Non a caso il percorso culturale prende il via negli anni della ricostruzione post sismica, in un territorio violentemente colpito dal terremoto del 1980, come reazione a processi di appiattimento culturale che minacciavano di minare, e forse cancellare definitivamente, il patrimonio culturale condiviso di intere comunità locali. La logica di intervento è sempre stata e sarà quella di valorizzare la risorsa cultura, le tipicità e le eccellenze, anche enogastronomiche, quale strumento di appartenenza e di promozione del comprensorio omogeneo della Media e Alta Valle del Sele, ricco di emergenze culturali a forte potenzialità turistica.
Attraverso la scelta prioritaria dello strumento della cooperazione tra soggetti diversi, si mira a superare la dimensione locale, non solo nella capacità di attrazione di flussi turistici, ma anche nella metodologia di organizzazione di offerte locali miranti a target specificamente definiti, contribuendo a rafforzare la conoscenza complessiva della “destinazione Campania” e degli elementi peculiari presenti sul territorio regionale presso i mercati interni ed internazionali.
E grazie all’integrazione fra il circuito di beni culturali e le tante attività che saranno intraprese, il perseguimento di queste finalità appare particolarmente e concretamente perseguibile.
Nato come manifestazione culturale votata alla promozione del territorio, in oltre un trentennio di storia il Premio Sele d’Oro ha scelto di porsi come un mix equilibrato di approfondimento culturale e spettacolo, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza dell’intero territorio omogeneo del Sele-Tanagro, aumentando l’appeal presso il grande pubblico e gruppi selezionati di opinion leader.
Il Sele d’Oro, a più voci definita uno tra gli eventi più rilevanti dell’intera Campania, è dunque, un appuntamento annuale, una voce importante che pone un focus sull’evoluzione economica, politica, sociale e culturale dell’intero Sud, generando instancabilmente spunti di riflessione, idee innovative e inviti al dialogo tra culture che hanno favorito lo sviluppo dell’intero Mezzogiorno. Quella che prima poteva considerarsi una sfida da vincere oggi è una realtà consolidata che spicca nel panorama culturale di un Sud in movimento, che vuole emergere nonostante venti di crisi economica continuino a soffiare sul Bel Paese. Bisogna ripartire dalla conoscenza e dalla voglia di cambiamento delle giovani generazioni come già ampiamente dimostrato dalla storia del Premio che è riuscito a valorizzare le migliori menti del territorio.
L’edizione di quest’anno, vedrà una serie di appuntamenti dedicati alla cultura, alla musica, al teatro, alla formazione seminariale e all’orientamento, oltre che a convegni con testimonial di primo piano.