Al Castello Guerritore e alla galleria Casa Coste, si riflette sulla pandemia attraverso l’arte. Tra gli artisti in esposizione, le opere di Pietra Montecorvino e Yu Jin.
È un’edizione all’insegna dell’arte quella del Premio Sele d’Oro 2021. Ieri sera, giovedì 2 settembre, presso il Castello Guerritore è stata inaugurata la mostra fotografica di Noemi Gherrero, dal titolo “Scomposizioni e fughe nell’anima – Arte pandemica”. Domenica 5 settembre, inoltre, alle ore 17.00 presso Casa Coste sarà inaugurata la mostra “Ripensare”, a cura di Antonio Perotti.
La mostra fotografica di Gherreo nasce, come lei stessa spiega, per “la forte esigenza di raccontare quello che ho vissuto durante il lockdown. È stato qualcosa di talmente forte da risvegliare la mia coscienza di essere umano e di artista. Se non ci fosse stata questa lunga quarantena non mi sarei mai ritrovata faccia a faccia con la mia paura di rischiare ed è con questo spirito che ho intrapreso il mio viaggio idealizzando e realizzando in pochissimi giorni, insieme a mia sorella, 21 scatti”. Una mostra fotografica, “Scomposizioni e fughe nell’anima – arte pandemica”, sul Covid 19 e sul post Covid in cui l’artista prova “a leggere e ad interpretare in chiave assolutamente personale, sia la visione filosofica e concettuale dei temi sia il suo riflesso sociale, ossia quello che, in qualche maniera, sia un cambiamento abbastanza oggettivo di molte realtà dei nostri tempi”.
“Ripensare”, invece, è il titolo della mostra collettiva che si terrà alla galleria Casa Coste di Oliveto Citra e che sarà possibile visitare fino al prossimo 25 settembre. Anche in questo caso, una mostra che nasce dal bisogno di “ripensare alle nostre vite” e alla consapevolezza che “questa rivoluzione epocale è già in atto nella ricerca scientifica, nell’industria, nella sanità nel lavoro, ma soprattutto nel settore che mi riguarda da vicino che è il campo dell’arte della musica e della cultura in genere – spiega il direttore artistico Antonio Perotti – Molti artisti hanno dovuto necessariamente ripensare a un nuovo modo di comunicare la loro arte o a una nuova ricerca stilistica non distratti dalla vita caotica quotidiana pre-pandemia. Con questa collettiva – aggiunge – ho selezionato artisti che danno una sensazione rassicurante allo spettatore mettendo al centro l’essere umano”. A esporre saranno sette artisti: Pietra Montecorvino (Napoli), Giorgio Della Monica (Salerno), Giancarlo D’Angelo (Salerno), Emanuela De Franceschi (Roma), Rosy Mantovani (Pavia), Pier Tancredi De-Coll’ (Torino) e Yu Jin (Pechino). Quest’ultimo, l’artista internazionale cinese Yu Jin, ha realizzato il Manifesto d’Autore della XXXVII edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. Manifesto che, con il progetto grafico di Elia Rapuano di Noema Comunicazione e grazie alla collaborazione con PrintLitoArt di Arti Grafiche Boccia, diventerà litografia d’arte.
“Mentre la terribile pandemia ancora mostra segni di preoccupante pericolosità, sentiamo più che mai forte il desiderio di lavorare alla costruzione di nuovi percorsi di crescita per la Comunità – dichiara il sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata – Ancora una volta l’arte si propone come nostra compagna di viaggio e sappiamo bene quanto essa riesca a penetrare nelle profondità del nostro essere, nutrendolo con la potenza dell’immaginazione. Queste mostre ci fanno vedere frammenti di una umanità che non ha mai perso la speranza e che, dopo il tempo dello sconforto e dello smarrimento, è pronta a dare una forma nuova e dirompente al futuro”.