Il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi mette in discussione dalle fondamenta il progetto di autonomia perseguito finora. Serve un percorso più condiviso.
Dopo l’episodio della presentazione da parte del ministro per gli Affari regionali di numeri clamorosamente sbagliati sulla ripartizione della spesa pubblica a livello territoriale, è arrivato il documento di dodici pagine in forma di “Appunto per il Presidente del Consiglio dei Ministri” del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (DAGL), che mette in discussione dalle fondamenta il progetto di autonomia regionale asimmetrica, come è stato perseguito finora.
Anche il procuratore generale della Corte dei conti, nel corso della presentazione del Rendiconto generale dello Stato, ha espresso seria preoccupazione per gli effetti “assai deleteri” che avrebbe l’autonomia se spingesse la crescita solo in alcune parti del Paese, con una visione meramente localistica, e ha sostenuto che l’autonomia può determinarsi solo in simbiosi con il principio di responsabilità.
Parte di articolo tratto dal sito web: www.ilsussidiario.net
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