Gianfranco Cimmino – Metafore sulla 29esima edizione del Premio

Quando un po’ di tempo fa, salii a bordo di questa barca, mai e poi mai avrei immaginato che avremmo navigato tanto lungo il corso del Sele. Quante avventure, quante paure e quante gioie abbiamo condiviso tra le acque freschissime di quello che è il secondo fiume più lungo della Campania e dell’intero Mezzogiorno dopo il Volturno. Ovvio, la mia metafora è una costola della titolo di questa 29^edizione. Memoria come futuro: il Sud, il Mediterraneo, il Mondo in cui la il nostro passato, ricco e prezioso, si fa molla resistente da tendere come un arco per scagliare più lontano, più avanti possibile nel tempo, la freccia che centri il nostro obbiettivo: un futuro che, in anti-tesi, alle previsioni oscurantiste, regali una ripresa coinvolgendo tutto e tutti, rendendo un unicum la consapevolezza di essere parte di qualcosa che è grande e immenso come il Mondo che contiene il Mediterraneo, che contiene la nostra Italia, che contiene il nostro Sud, che contiene Oliveto Citra.
Quest’edizione 2013 del Sele d’Oro ha qualcosa in più: è più ricca di nuovi eventi come quello fotografico Un mondo di fiumi, un programma radiofonico legato al Premio, appuntamenti con blogger, voluti dalle new-entry nell’ organizzazione che hanno portato una ventata di freschezza. Pertanto, forte è il desiderio di esprimere un ringraziamento sentito a tutti coloro che garantiscono la buona organizzazione del Premio. In primo luogo, i nostri volontari, per lo più giovani e giovanissimi, che sono per noi un autentico fiore
all’occhiello. Anche quest’anno li vedrete impegnati in numerosi mansioni (gli ospiti, la logistica, i trasporti), sempre affaccendati ma straordinariamente sorridenti. Coscienti di avere sulle proprie spalle una precisa responsabilità: quella di fungere da biglietto da visita di un paese che, per indole e tradizione, sa essere profondamente accogliente. Perché il Sele d’Oro è così: una grande entità corale, dentro la quale c’è posto per tutti, e dove c’è un posto per ognuno. Molti volontari olivetani, e non, ci accompagnano da decenni. Molti di loro hanno iniziato giovanissimi, ragazzini, e oggi sono autentiche colonne dell’organizzazione. Ritrovarli ogni anno, sempre pronti ad essere vicini al Pre-mio, per me e la più gratifi cante delle soddisfazioni.

Buon Sele d’Oro a tutti e, a tutti, buona navigazione lungo il fiume Sele. La foce è lontanissima, quello da fare tantissimo, noi sempre più motivati.

Gianfranco Cimmino
Presidente dell’Ente Premio Sele d’Oro